Il Nazionale

Cronaca | 30 marzo 2023, 19:27

Il "giardino" Ezio Bosso è utopia: il ricordo dell'artista nascosto da cemento e auto

A quasi due anni dall'intitolazione dello spazio al musicista e direttore d'orchestra non c'è traccia di verde, i fiori sono secchi e il cemento domina la scena

Il "giardino" Ezio Bosso è utopia: il ricordo dell'artista nascosto da cemento e auto

Quando nel giugno 2021 la Città di Torino decise di intitolare a Ezio Bosso il giardino di piazza Statuto, nessuno avrebbe mai immaginato che a quasi due anni dall'intitolazione quello spazio dedicato alla memoria del musicista e compositore di fama internazionale fosse ancora una colata di cemento.

Una colata di cemento, non un giardino

Eppure, nonostante tutti si aspettassero che l'estro dell'artista capace di toccare le anime con la sua musica venisse celebrato con verde e fiori, in un luogo a misura di cittadino, si trova oggi deluso: il "giardino" Ezio Bosso è pura utopia. Il "giardino" Ezio Bosso è una colata di cemento, con sopra dipinte delle strisce blu e diverse auto parcheggiate.

Luogo frequentato da vandali e incivili

Le panchine non sono il punto di ritrovo di anziani che chiacchierano, di bambini che giocano. Le bottiglie di birra abbandonate lasciano intendere come quel luogo della memoria sia in realtà frequentato spesso da incivili, come testimoniano le chiazze di sangue, gli escrementi e i rifiuti abbandonati vicino a Palazzo Paravia.

Un'occasione sprecata dalla Città

Torino spreca quindi l'occasione di celebrare davvero Ezio Bosso, la cui memoria si limita oggi a due targhe che a malapena si vedono perché intrappolate da cemento e auto. In piazza Statuto, certo. Luogo simbolo della cultura Mod.

"Speriamo che il Comune faccia qualcosa per porre rimedio a una buona intenzione, ma lasciata davvero a metà" è il commento raccolto dall'unica persona che si trovava a transitare nel "giardino".

Andrea Parisotto

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