L’episodio risale al 2019 ed è finito davanti al giudice Sonia Anerdi del Tribunale di Imperia. Una trentenne è stata assolta dal giudice per un caso di appropriazione indebita.
Una mattina di quattro anni fa la donna si era presentata in una rivendita di tabacchi del capoluogo per effettuare un’operazione: doveva ricaricare una Postapay per una somma di 400 euro. Per farlo si era presentata nella rivendita con una carta di credito. La commerciante ha dapprima effettuato l’operazione di ricarica anticipando in sostanza il versamento dei 400 euro, quindi ha chiesto alla cliente di presentare la carta di credito per completare il pagamento.
E’ stato in quel momento, ad operazione ormai avvenuta, che la tabaccaia ha scoperto, suo malgrado, che sulla carta non c’era una somma di denaro sufficiente e quindi con un conto da saldare.
La cliente, trovando una scusa, ha rassicurato la commerciante che avrebbe saldato il debito nel giro di pochi giorni. Di fatto però non si è mai più presentata nella rivendita di tabacchi e a quel punto alla commerciante non è rimasto altro da fare che presentare una denuncia- querela nei confronti della cliente insolvente.
La storia è quindi approdata in Tribunale con l’imputata difesa dall’avvocato Andrea Artioli. Ascoltate le parti in causa, la cliente della tabaccaia alla fine ha ottenuto un’assoluzione. Per la tabaccaia non resta altro da fare che presentare, eventualmente, ricorso in appello.
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