Una giornata per incontrare i protagonisti dell’eccellenza vitivinicola, raccoglierne le istanze e spiegare le origini, le dinamiche e le prospettive sul tema dell’Europa: questo l’obbiettivo dell’evento che ha avuto luogo al Foro Boario di San Damiano D’Asti organizzato da Alessandro Panza, eurodeputato della Lega, responsabile delle politiche per le aree montane e consigliere del ministro per gli Affari regionali.
All'evento sono intervenuti il vicepresidente regionale e assessore alla Montagna Fabio Carosso, l’assessore all’Agricoltura Marco Protopapa e l’onorevole Andrea Giaccone, in un'ottica di sinergia di azione che hanno voluto esporre ai numerosi rappresentanti delle associazioni di categoria, amministratori e al pubblico presente, introdotti dal giornalista Franco Binello che ha moderato l'incontro con il contributo scientifico del medico e nutrizionista Giorgio Calabrese.
“Sono molto contento dell’esito di quest’incontro – ha detto Panza – che ha portato degli esempi concreti, con l’opportunità d’illustrare le dinamiche che portano alla concretizzazione di modelli che influiscono sul sistema Paese. Pensiamo, sbagliando, che l’Europa sia un’entità astratta e lontana; i cittadini europei faticano a comprenderne il funzionamento, senza cogliere quanto sia vicina ed immediata nelle sue ricadute in tutta la sfera della vita quotidiana”.
“Ho portato come esempio la genesi, le motivazioni e la vittoria sulla battaglia in Europa contro il Nutriscore – ha proseguito Panza – un sistema di etichettatura dei prodotti alimentari, sviluppato in Francia ed attualmente adottato da alcuni Paesi come strumento di salute pubblica, pensato per semplificare l’identificazione dei valori nutrizionali di un prodotto alimentare che in realtà privilegia quelli industriali delle multinazionali catalogandoli come migliori rispetto a quelli appartenenti alla dieta mediterranea, e più in generale ai prodotti Made in Italy, con ricadute sulla salute dei consumatori e sull’economia rispetto all’export del Paese”.
“Per non parlare dell’ultima eurofollia – ha evidenziato Panza – ovvero la richiesta dell’Irlanda di etichettare il vino con le stesse indicazioni di avvertenza dei pacchetti di sigarette, in un’ottica distorta che non distingue fra abuso e consumo consapevole di una bevanda dai comprovati benefici nutrizionali se inserita in una dieta corretta. Per fortuna la battaglia non è finita, nei prossimi mesi si dovrà infatti esprimere in merito anche l’Organizzazione mondiale del commercio in considerazione del fatto che la legge crei anche una barriera internazionale nel mercato”.
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