Il Nazionale

Cronaca | 22 febbraio 2023, 16:53

Taggia: maltrattamenti a Le Palme, incontro tra struttura e legali delle famiglie, "Si deresponsabilizzano, possibili campanelli d'allarme precedenti" (foto e video)

"E' compito della struttura e della sua dirigenza verificare eventuali episodi che possono essere anche solo campanelli d'allarme, senza scendere nello specifico degli episodi" - ha sottolineato l'avvocato Maria Gioffrè, fuori dalla RSA.

Taggia: maltrattamenti a Le Palme, incontro tra struttura e legali delle famiglie, "Si deresponsabilizzano, possibili campanelli d'allarme precedenti" (foto e video)

Dopo la notizia dei maltrattamenti, oggi pomeriggio la direzione della RSA Le Palme ha incontrato i legali e i famigliari degli ospiti. Un confronto durato poco più di due ore presso la struttura. 

Il quadro dirigenziale della casa di riposo ha partecipato insieme ai propri legali e ai referenti  del personale. Obiettivo cercare il dialogo con famigliari e amministratori dopo la notizia degli arresti domiciliari per 10 operatori, nell'ambito dell'operazione Praesidium della Guardia di Finanza. L'inchiesta coordinata dalla Procura della Repubblica di Imperia ha fatto emergere un quadro sconcertante, tramite intercettazioni e riprese che mostrano maltrattamenti, insulti e minacce ai danni degli anziani ospiti della struttura. 

All'uscita dall'incontro pochi hanno voluto commentare l'andamento. Tra i primi a lasciare la struttura l'avvocato Maria Cristina Guadagnoli, amministratore di sostegno di un ospite della RSA. "Oggi è emerso che la direzione sta prendendo provvedimenti e hanno aumentato controlli e per il momento la situazione è al vaglio della magistratura. Ho avuto modo di parlare con il mio amministrato e mi ha detto che sta bene ed è tranquillo e che non ha avuto mai problemi di alcun genere"

Punto di vista critico invece per l'avvocato Maria Gioffrè che tutela alcune delle famiglie dei soggetti vittime di maltrattamenti. Senza mezzi termini il legale ha commentato: "La dirigenza ha cercato di deresponsabilizzare il proprio ruolo. Hanno sottolineato che avendo diverse strutture da controllare non possono essere su ognuna di esse. Di contro stanno facendo il possibile per limitare i danni, aumentare la sicurezza e i controlli. Non siamo soddisfatti di questa risposta". 

Per l'avvocato Gioffrè ci potrebbero essere state delle avvisaglie prima di arrivare agli episodi finiti nelle carte dell'inchiesta: "E' compito della struttura e della sua dirigenza verificare eventuali episodi che possono essere anche solo campanelli d'allarme, senza scendere nello specifico degli episodi. L'operatore prima di arrivare al maltrattamento vero e proprio ha messo in atto episodi di minore gravità. Ha preso le misure per vedere fino a dove si può spingere, non è arrivato dall'oggi al domani a spintonare, maltrattate, eccetera. Credo ci siano stati step intermedi come in tutti gli aguzzini". 

Quali sono i prossimi passi per la tutela degli ospiti coinvolti: "Faremo una verifica degli atti e ci costituiremo parte civile nel processo in modo da avere accesso a tutti gli atti e alle intercettazioni, al fine di avere la possibilità di valutare le varie posizioni degli indagati e delle persone offese. - risponde - Per quanto riguarda la tutela, sappiamo che la procura in collaborazione con l'ASL sta continuando a fare sopralluoghi. La struttura sta cercando di escludere intervento delle cooperative, assumendo in modo diretto per avere un maggiore controllo. Con il fine di sanare un rapporto di fiducia che oggi è inesistente".

Tra gli argomenti al centro dell'incontro anche il futuro andamento della RSA dopo lo scandalo dei maltrattamenti. "Sì, si è parlato anche di questo - conferma l'avvocato Gioffrè - Ci sarà probabilmente un direttore responsabile nuovo che avrà un contatto aperto e diretto con i famigliari. Le segnalazioni, credo che in questo momento, vadano fatte oltre che alla struttura anche alla procura delle repubblica in modo che i magistrati siano a conoscenza che i maltrattamenti non sono finiti a marzo quando sono stati notificati gli avvisi di garanzia ma molto probabilmente sono andati avanti". 

Stefano Michero

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