A Torino più telecamere e forze dell'ordine per contrastare spaccio e microcriminalità, soprattutto nelle zone più difficili di Barriera di Milano e Aurora. È questa la rassicurazione che è arrivata dal ministro dell'Interno Matteo Piantedosi, oggi nel capoluogo piemontese dove ha preso parte al Comitato per l'Ordine Pubblico e la Sicurezza. Seduti attorno a lui al tavolo il Prefetto Raffaele Ruberto, il sindaco Stefano Lo Russo e il presidente della Regione Alberto Cirio. Un faccia a faccia arrivato dopo il sopralluogo di Piantedosi in mattinata al cantiere Tav di San Didero.
Più telecamere e agenti
Nell'ultima legge di bilancio il Governo Meloni ha aumentato i fondi per la videosorveglianza, così come quelli per le nuove assunzioni. L'obiettivo del primo punto, come ha chiarito il ministro, è di creare un "sostegno infrastrutturale di sorveglianza". "Stiamo pensando - ha poi precisato - di modificare le assegnazioni di fondi, privilegiando le aree urbane come Torino". Negli anni scorsi le forze politiche dell'attuale governo, da Lega a Fratelli d'Italia, hanno più volte chiesto di aumentare la presenza di agenti nei quartieri più difficili come Barriera di Milano e Aurora. Piantedosi, dopo aver sottolineato che ci sono stati anni di stop alle assunzioni, ha poi aggiunto: "Noi recuperiamo dopo anni di blocco: abbiamo adottato proprio un provvedimento per il recupero dei turn over". A Torino, considerando i pensionamenti, le nuove assunzioni permetteranno di avere 30 agenti in più per le strade.
Servizi contro malamovida
E sulla questione delle baby gang giovanili, anche dopo il grave ferimento di Mauro Glorioso ai Murazzi con una bici lanciata dal parapetto soprastante, Piantedosi ha osservato: "La criminalità giovanile non è un fenomeno solo torinese. Per la movida anche su Torino vogliamo ulteriormente diffondere servizi già presenti, per rassicurare i cittadini che lo Stato c'è ed è visibile".
Cpr importanti
Piantedosi è intervenuto poi sul Cpr di corso Brunelleschi, dove negli ultimi mesi si sono verificati numerosi gravi episodi: tra questi, lo scorso anno, il suicidio di Moussa Balde. "Per questo governo - ha replicato - i Cpr sono strutture importanti per il miglioramento delle politiche di rimpatrio. Tra le persone trattenute al Cpr la percentuale di rimpatri è del 50%-55%, mentre all'esterno solo al 2%". "Noi spereremo - ha poi aggiunto - di non aver altre incendi di suppellettili e atti di vandalismo. Il fatto che le persone devono stare nel Cpr è stato stabilito dalla legge europea".
Montaruli: "Da anni chiediamo attenzione per Barriera e Aurora"
"Negli ultimi anni abbiamo sempre richiamato l’attenzione sul tema della sicurezza nei quartieri periferici e in particolare lungo l’asse di Barriera/Aurora. Con serietà e senso istituzionale affronteremo le criticità” è il commento di Augusta Montaruli, sottosegretario all'Università e alla ricerca che questa mattina in Prefettura ha partecipato al comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica.
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