Due consiglieri uscenti, Francesca Brianza ed Emanuele Monti (mentre Marco Colombo non correrà), insieme ad amministratori locali che «rappresentano da sempre il nostro plusvalore».
Così il segretario provinciale della Lega Andrea Cassani ha presentato la lista dei candidati alle elezioni regionali.
Una squadra composta in accordo con gli elementi di spicco del partito, come il segretario regionale Fabrizio Cecchetti e il ministro Giancarlo Giorgetti, originario di Cazzago Brabbia.
E proprio a Cazzago, nella sede provinciale, mercoledì sera, dopo l’accettazione delle candidature in via Bellerio, si è tenuta la presentazione della lista.
«Non è un periodo dei più facili per candidarsi – ha ammesso Cassani –. Onore al merito a chi oggi ci mette la faccia». L’obiettivo dichiarato dal segretario è quello di conquistare due consiglieri: «È ambizioso ma nelle nostre corde». «Vogliamo riconfermare il buon governo di Fontana a fronte degli attacchi ricevuti in questi anni», ha aggiunto il suo vice Alessandro Fagioli.
Sul Comitato Nord: «Non so i vertici, ma tantissimi amici sono entrati a farne parte in buona fede e sosterranno Fontana. Non esiste che un leghista faccia diversamente».
Quindi la presentazione dei candidati, senza un particolare ordine: il criterio con cui verrà stabilito deve ancora essere comunicato alla segreteria provinciale.
«Da sindaca vedevo la Regione come punto di riferimento – ha esordito Cristina Galimberti, ex prima cittadina di Buguggiate –. Oggi vorrei poter intercettare esigenze e bisogni e dare risposte al territorio».
Debora Lonardi, consigliera comunale di Clivio, ha osservato che «la nostra è una squadra che mostra dei contenuti da portare». Da insegnante, ha sottolineato che «la formazione è un ambito importante. Non basta dire che i giovani sono il nostro futuro: serve una voce per il mondo della scuola e della formazione anche in Regione».
Claudia Mazzetti (assessore a Cultura, Istruzione e Sport di Gallarate) ha ripercorso «la bella avventura» vissuta in giunta grazie al sindaco Cassani: «Non lo sapevo fare e mi sono impegnata tanto. Essere poi la più votata del consiglio mi ha dato fiducia. Non nego di essere emozionata: il partito e i militanti hanno creduto in me. Ed è in momenti come questo che esce il carattere: dobbiamo lottare per far tornare grande la Lega».
Francesca Brianza, vicepresidente uscente del Consiglio regionale, si è soffermata sui «progetti da concludere e sui nuovi da avviare. Sento la responsabilità della fiducia di chi mi ha votato. Ho cercato di essere il loro interlocutore, parlando con sindaci, associazioni, terzo settore. È stato entusiasmante riuscire a dare risposte. Regione c’è, le risposte ci sono e c’è la possibilità di fare grandi cose insieme».
Durante la pandemia «abbiamo sentito e subito tante ingiustizie, che ci hanno però dato uno slancio senza precedenti in un momento buio. Abbiamo messo in campo oltre sei miliardi di euro a favore del territorio». Senza dimenticare il percorso avviato con Roberto Maroni: «Il referendum sull’autonomia resta il faro principale. Ripartiamo da qui perché quel momento non è stato vano».
«Abbiamo vissuto momenti peggiori di questo, ma abbiamo sempre lavorato pancia a terra», ha ricordato Alessandro Casali, capogruppo a Luino, nel movimento «fin da ragazzino».
I vertici del partito hanno richiesto che venisse rappresentata la città più popolosa della provincia, Busto Arsizio, inizialmente “scoperta” con i nomi indicati dal provinciale. A farlo sarà l’assessore all’Urbanistica Giorgio Mariani: «Sono tra i fondatori della sezione e già da studente seguivo le lotte nei primi consigli regionali – ha detto –. Ho lavorato per il Comune cercando di attrarre più risorse possibili e intendo tradurre questa capacità anche in Regione».
«Quando al Lega chiama, io ci sono. Dopo 25 anni in Consiglio ad Azzate, sono utile alla causa, per avvicinare le esigenze del territorio alla stanza dei bottoni – ha detto il sindaco Mirko Zorzo –. E ora metto in campo tutti i miei globuli verdi».
«Orgoglio lombardo» è lo slogan scelto da Emanuele Monti, presidente della commissione regionale Sanità, che ha anche realizzato un piccolo giornale che «ripercorre quanto di concreto è stato fatto, dal potenziamento della sanità al risanamento del lago di Varese. Abbiamo messo in campo investimenti importanti per il territorio».
Il consigliere uscente si è detto «orgoglioso di essere un militante del “sindacato del territorio”. In questi mesi con l’iniziativa La Lombardia che vorrei mi sono confrontato con le diverse realtà, raccogliendo quasi 1.500 proposte che presenterò il 18 gennaio e che saranno parte del mio programma».
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