La crisi di giunta aperta qualche giorno fa ad Angera con la fuoriuscita di quattro consiglieri guidati dall'ex vicesindaco Marco Brovelli, si è risolta stamattina con la fine anticipata del secondo mandato del sindaco Alessandro Paladini Molgora. (LEGGI QUI E QUI)
I quattro "scissionisti" e i tre consiglieri di minoranza del gruppo Allea hanno presentato simultaneamente in Comune le dimissioni che come prevede la legge comporta la caduta del sindaco e di tutta l'amministrazione comunale, con un anno e mezzo di anticipo rispetto alla scadenza naturale del secondo mandato del primo cittadino.
Ora scatterà un periodo di commissariamento del Comune e poi le elezioni anticipate che dovrebbero tenersi nella prossima primavera quando ci sarà la prima finestra elettorale utile.
«Non festeggiamo la fine di questa amministrazione di cui abbiamo sempre riconosciuto il mandato elettorale. Anzi, ora è tempo di ricostruire sulle macerie. Commissario per un anno e mezzo? No, grazie». Così, in una nota, sintetizzano i consiglieri dimissionari di Allea Milo Manica, Giacomo Baranzini e Marcella Androni.
«Con le dimissioni depositate al protocollo del Comune di Angera, stamattina abbiamo posto fine al triste spettacolo che da diversi mesi va in scena nell’amministrazione. La gente è stanca di giochini di palazzo: abbiamo offerto una via d’uscita al sindaco, chiedendogli di dimettersi per evitare prove di forza. Spiace non aver potuto avere modo di chiedere in consiglio comunale un chiarimento alle due parti, opportunità che abbiamo cercato di portare avanti, ma i tempi stretti rischiavano di portare la città a un commissariamento di un anno e mezzo» proseguono i consiglieri.
«Abbiamo quindi scelto il male minore, constatato che non ci siano i numeri per proseguire la legislatura in serenità. Avremo modo di raccontare pubblicamente come sono andate le ultime fasi di questa crisi, con una serata pubblica. Analizzeremo la situazione attuale e imposteremo insieme ai cittadini le basi per ripartire» aggiungono.
«I consiglieri di Allea ringraziano i cittadini per il mandato ricevuto nel maggio 2019, che è stato espletato nell’interesse della città stando all’opposizione per questi tre anni e mezzo. Il tempo dei rancori personali finisca presto e ci si rimetta in gioco per il futuro della città, imparando dagli errori passati per poter guardare al futuro con speranza. Bisogna ripartire, c’è una comunità stanca e disunita che è necessario ricostruire. I cittadini avranno la saggezza necessaria per affidare l’incarico alle persone giuste e noi siamo a disposizione» si legge nel comunicato di Allea.
Milo Manica, portavoce del gruppo conclude: «L'unione forzata dei due gruppi di maggioranza, siglata 8 anni fa, è arrivata all'epilogo. La parola torni ai cittadini per un cambio di passo: serve un nuovo governo della città. Sia chiaro sin da ora: non faremo accordi solo per vincere, ma ci prepariamo a governare».
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