Frana in via Posalunga, gli sfollati: "Volevano farci lasciare l'hotel domani", dopo una trattativa permanenza garantita fino al 9 gennaio (Video)

Gli sfollati di via Posalunga potranno rimanere in albergo fino al 9 gennaio.

La notizia giunta questa mattina è un sollievo per i residenti dei palazzi costretti fuori casa dalla vigilia di Natale per la frana che ha interessato il costone retrostante.

Dopo la grande apprensione di questa mattina, quando sembrava che le diverse persone ospitate in albergo per l’inagibilità dei propri appartamenti dovessero lasciare le stanze, è arrivata la notizia della possibilità di rimanere ospiti delle strutture ricettive fino al prossimo 9 gennaio. 

A raccontare quanto accaduto è proprio uno degli sfollati, Massimo De Lia: “Ieri, rientrando in albergo è suonato il telefono, erano circa le 13.00, e i Servizi Sociali ci hanno detto di presentarci l’indomani (questa mattina, ndr) in piazza Nievo 1, nel municipio Levante. Stamattina siamo andati e ci hanno spiegato che volevano sapere le nostre condizioni patrimoniali, se potevamo gestirci da soli perché da domani mattina, cioè dal giorno 29, l’albergo non era più disponibile e noi saremmo stati in mezzo a una strada perché il Comune è intervenuto per l’emergenza ma non è compito del Comune perché non è lui parte in causa ma il Demanio".

Questa mattina è arrivata la notizia per cui gli sfollati non saranno costretti a lasciare l’albergo: “Grazie agli avvocati dell’amministrazione del palazzo e alle nostre telefonate sembra siano riusciti a smuovere la situazione per non rimanere in mezzo alla strada. La notizia dell’ultimo minuto è che fino al 9 gennaio ci garantiscono la permanenza in albergo”.

Per quanto riguarda il rientro a casa, ancora non ci sono novità: “Non abbiamo avuto comunicazioni ufficiali, ora sembra che stiano cercando di fare un’apertura laterale per accedere al portone, sembra che la parte pericolosa sia proprio l’entrata del portone perché la frana è sopra. Facendo l’entrata laterale dovremmo essere in sicurezza nei piani alti e potremmo rientrare in casa”.

Nel caso in cui gli sfollati avessero dovuto lasciare l’hotel “Non ci sarebbe stata alternativa - ha ribadito De Lia - domani saremmo stati fuori, avremmo dovuto arrangiarci”.