Il Nazionale

Cronaca | 27 dicembre 2022, 13:22

Frana in via Posalunga, inquilini sfollati almeno fino al 29 dicembre: "Pochi minuti per recuperare i nostri oggetti" (Foto e video)

Alcuni degli sfollati sono ospiti di un hotel a Sampierdarena, tra loro una anziana di 91 anni. "Abbiamo fatto gruppo, ci aspettiamo per mangiare, ora però viviamo con l'angoscia"

Frana in via Posalunga, inquilini sfollati almeno fino al 29 dicembre: "Pochi minuti per recuperare i nostri oggetti" (Foto e video)

Non sanno ancora quando potranno rientrare nelle proprie abitazioni i 38 inquilini di via Posalunga a Borgoratti, sfollati dalla vigilia di Natale a causa della frana che ha interessato il palazzo del civico 46.

Da tempo gli abitanti denunciavano il pericolo rappresentato dal costone di roccia che la mattina del 24 dicembre è crollato, provocando danni e costringendo le persone a uscire di casa senza poter rientrare, se non per pochi minuti giusto il tempo di recuperare i pochi effetti personali che possono portare con loro. Questa mattina, oltre agli inquilini e ai vigili del fuoco, erano presenti la polizia municipale e i tecnici del Demanio, proprietario del costone di roccia franato, a cui il Comune ha intimato di intervenire mettendolo in sicurezza.

Abito al civico 46, al sesto piano nell'angolo di fronte alla frana.  - racconta a La Voce di Genova Massimo De Lia, uno degli inquilini - Abbiamo visto la frana in diretta, abbiamo sentito venire giù delle pietroline, ci siamo affacciati e abbiamo visto il costone della roccia venire giù”.

Come già detto, c'erano stati allarmi in precedenza, l'ultimo a pochi giorni dalla frana del 24. “Un paio di giorni prima, - spiega De Lia - il 21 dicembre è venuta giù una minima parte del costone, da quel momento abbiamo chiamato i vigili che sono venuti a fare il sopralluogo e hanno sgomberato il magazzino e il primo piano. È stata una fortuna perché con la frana del 24 dicembre al primo piano sono entrati i massi in casa, se ci fossero stati dentro gli inquilini avrebbero rischiato di essere schiacciati. Lì ci abitano persone anziane che avrebbero potuto avere un malore”.

Nessun danno negli appartamenti del palazzo in cui vivono De Lia e la moglie, ma “L'appartamento e i terrazzi esterni che danno verso il monte hanno però avuto danni seri, anche il magazzino aveva la trave centrale piegata con i ferri fuori”.

In questi giorni proseguono le operazioni di recupero degli effetti personali: “Ci hanno dato degli orari e dei tempi in cui accompagnati dai vigili del fuoco, possiamo recuperare gli oggetti che all'inizio non siamo riusciti a prendere. In una stanza d'albergo non ci stanno però molte cose”.

Massimo e la moglie, insieme ad altre famiglie, sono ospiti del Novotel a Sampierdarena, messo a disposizione dal Comune “Alcuni hanno trovato sistemazione dai parenti, alcuni avevano una seconda casa, altri erano fuori per le feste”.

Per quanto riguarda i tempi per il rientro, non se ne parla prima del 29 dicembre: “Avevano detto tre giorni, ora sembra che fino al 29 siamo garantiti in hotel. Per il futuro non sappiamo, viviamo nell'incertezza, con angoscia e ansia. Lì non siamo in tanti, siamo sei o sette, abbiamo creato un gruppo tra di noi, ci aspettiamo per mangiare. C'è una signora di 91 anni che dice 'se non avessi voi sarei persa'. Cerchiamo di tirarci su il morale uno con l'altro. È stato un bel colpo, quando le cose si danno per scontate non si riesce mai a dargli del valore, ma quando vengono a mancare, mancano i riferimenti, manca il terreno sotto i piedi”.  

Francesco Li Noce

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