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Politica | 28 novembre 2022, 18:01

Gl Events aumenta l'affitto del Lingotto, Torino rischia di perdere Automotoretrò. Lo Russo: "Non entro in una trattativa tra privati"

Il Comune non ha le "condizioni economiche e giuridiche per acquisire il Lingotto". Uno spiraglio dalla possibile modifica di governance di Turismo Torino

Gl Events aumenta l'affitto del Lingotto, Torino rischia di perdere Automotoretrò. Lo Russo: "Non entro in una trattativa tra privati"

Dopo il Salone dell'Auto, che nel 2020 ha lasciato Torino per la Lombardia, Torino rischia di perdere anche Automotoretrò e Automoracing. E chi sperava in un intervento diretto del Comune, per continuare a vedere la fiera del motorismo storico al Lingotto, è rimasto deluso. Il sindaco Stefano Lo Russo, intervenuto oggi in Sala Rossa sul tema, è stato lapidario: "Non entro in una trattativa tra privati". 

300mila euro in più per l'affitto 

Per capire la questione bisogna riavvolgere il nastro di alcuni giorni. La famiglia Gianoglio la scorsa settimana annuncia che Automotoretrò si svolgerà dal 9 al 12 febbraio al Lingotto. A distanza di poche ore però Alberto Gianoglio lancia l'allarme: l'evento rischia di non svolgersi perché Gl Events, proprietaria del polo fieristico, ha aumentato i canoni di affitto. Un preventivo da 300mila euro in più sulla locazione del Lingotto, a cui si aggiungono le spese. Facendo due rapidi calcoli se nel 2020 Automotoretrò era costata 350mila euro per l'affitto e circa 200mila euro di spese, nel 2023 il conto totale potrebbe essere di un milione di euro. 

"Non entro nella trattativa tra privati" 

E Palazzo Civico non vuole, o meglio non può, entrare in questo dibattito. "Faremo di tutto - ha spiegato il sindaco - per mantenere Automotoretrò, ma è una trattativa tra due soggetti privati: non è un evento della Città" . "La cronaca giudiziaria - ha aggiunto il primo cittadino - è piena di propri o impropri comportamenti della pubblica amministrazione: non entro nella trattativa di privati. A me compete la strategia per il rilancio del polo fieristico". 

"Non ci sono condizioni economiche e giuridiche per acquisire Lingotto" 

Lo scorso anno Gl Events aveva chiesto a Comune e Regione di entrare nella gestione del Lingotto, alla luce anche delle difficoltà economiche vissute durante la pandemia. Anche su questa possibilità il Comune è netto. "Questa proposta - ha spiegato Lo Russo - sconta un problema strutturale a monte, cioè l'impossibilità di acquisire immobili da privato: non ci sono le condizioni economiche e giuridiche". Un freno arriva anche dal Patto di Torino, che a fronte del contributo statale di oltre un miliardo che arriverà nelle casse di Palazzo Civico in vent'anni, impone una manovra finanziaria di rientro. 

Critica verso Gl Events 

Critico verso GL Events il consigliere comunale della Lega Fabrizio Ricca, che oggi in Sala Rossa ha vestito anche i panni dell'assessore regionale. "Oggi può toccare ad Automoretrò, domani al Salone del Libro. Potrebbe essere un problema avere un gestore che dice datemi mano per i costi economici e poi avere lo stesso gestore che applica rincari che fanno scappare eventi". "Se chiede risorse al pubblico, deve farle fruttare" ha concluso. 

"Valutare cambiamenti governance Turismo Torino" 

Lo Russo in chiusura ha però dato uno spiraglio. Sottolineando come non ci "siano le condizioni per un secondo polo fieristico", ha aggiunto "con Regione e Camera di Commercio si possono valutare cambiamenti di governance di Turismo Torino e all'interno dedicare una struttura/specializzazione che fa attrazione di eventi turistici e congressuali". 

Cinzia Gatti

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