Il Nazionale

Cronaca | 25 ottobre 2022, 12:07

Imperia, inchiesta sui finti incidenti stradali: stop all'udienza preliminare per i 19 imputati. Il gup trasmette gli atti al pm che dovrà citarli a giudizio

Accolta l'eccezione del legale Canepa, a cui si sono associati altri difensori, in quanto i reati contestati dalla Procura - truffa e simulazione di reato- prevedono "direttamente" la celebrazione del processo dinanzi al Monocratico

Imperia, inchiesta sui finti incidenti stradali: stop all'udienza preliminare per i 19 imputati. Il gup trasmette gli atti al pm che dovrà citarli a giudizio

Stop all'udienza preliminare per il procedimento che vede alla sbarra 19 persone finite al centro dell'indagine della Procura di Imperia su una serie di finti incidenti stradali. Le accuse mosse a vario titolo solo quelle di simulazione di reato e truffa ai danni di 14 compagnie assicurative.

Lo ha deciso il gup Paolo Luppi che ha accolto l'eccezione sollevata dall'’avvocato Marco Canepa del foro di Genova, difensore di Salvatore Ventura - uno dei principali imputati - a cui si sono associati molti altri legali degli imputati. Per il legale, e adesso anche per il gup, i reati contestati sono di competenza del giudice monocratico e quindi non andava celebrata la fase dell'udienza preliminare e di conseguenza gli atti sono stati ritrasmessi al pm che adesso procederà con la citazione diretta a giudizio per i 19 imputati. 

Si allungano quindi ancora di più i tempi per la celebrazione del dibattimento che rischia di chiudersi, per molti capi di imputazione, con una sentenza di non doversi procedere per intervenuta prescrizione in quanto i fatti contestati, emersi tra l'altro grazie alla segnalazione di alcuni addetti delle compagnie di assicurazione, sarebbero stati perpetrati tra il 3 ottobre del 2015 e il 14 gennaio 2017. 

Al centro dell’inchiesta della Procura e dei Carabinieri i presunti illeciti commessi presumibilmente da Salvatore Ventura, classe 1963 originario della provincia di Caltanissetta, e Franco Pittalis, classe 1964 originario Campagna Lupia (VE) e domiciliato a Imperia, “quali effettivi gestori dell'azienda denominata "Italcar Service", in via Nazionale a Imperia, che si occupa di riparazioni meccaniche e carrozzeria, e i dipendenti della stessa, Alessandro Campion, classe 1964 di Torino e domiciliato a Pontedassio, e Roberto Campagna, classe 1977 di Imperia. Un altro imputato, Francesco Niutta, classe 1945 originario della provincia di Catanzaro e residente a Collegno nel torinese, è accusato di aver messo a disposizione “i mezzi meccanici oggetto dei finti sinistri o dei finti atti vandalici”. In buona sostanza i gestori dell’officina, con la complicità dei dipendenti e dei proprietari delle auto sono accusati, a vario titolo, di aver simulato finti incidenti e falsi atti vandalici, che avrebbero provocato volontariamente, per ottenere la ristorazione dei danni dalle assicurazioni. 

Tutti gli altri imputati infatti, sono accusati di essere “falsi denunzianti i sinistri o gli atti vandalici" e per la Procura, le condotte sarebbero consistite “nel provocare artificialmente danni alla carrozzeria di numerosi mezzi meccanici – è riportato nel  capo d’accusa - (alcuni dei quali già nella disponibilità del medesimo Ventura Salvatore, altri che il medesimo riceveva da Niutta Francesco) ciò mediante l'utilizzo di martelli o altri attrezzi da lavoro”. Inoltre, le parti meccaniche dei mezzi sarebbero state sostituite con altre già incidentati “in modo da far risultare la compatibilità dei danni occorsi e denunziati”. Gli indenti poi, sarebbero stati artificialmente causati.

Per gli inquirenti le parti originarie dei veicoli sarebbero state rimontate “dopo che il perito assicurativo aveva constatato la compatibilità dei danni falsamente denunziati; tutte condotte poste in essere all’interno della struttura aziendale – è scritto nelle carte dell’inchiesta - direttamente dai dipendenti Campion e Campagna- dietro determinazione ed istigazione del Pittalis e del Ventura (…), inducendo in tal modo in errore sia i periti assicurativi preposti alla trattazione delle singole pratiche di risarcimento del danno, sia i liquidatori delle compagnie di assicurazione in ordine alla veridicità dell’origine dei danni, si procuravano un ingiusto profitto pari al risarcimento liquidato dalle varie compagnie di assicurazione (in seguito a richiesta danni utilizzando il modello Cid presentato dal soggetto assicurato, ma con documento privo dell'intervento di organi accertatori ed in cui veniva indicato solamente il luogo del sinistro e genericamente la responsabilità colposa del soggetto contraente la polizza assicurativa, ovvero per tramite della presentazione di simulate denunzie del reato di danneggiamento dei veicoli)”. 

Oltre ai titolari dell’officina sono coinvolti altri 15 indagati: Eleonora Anselmo, classe 1963 di Imperia e residente a Diano Castello, Jessica Cannella, classe 1987 di Casale Monferrato e residente in provincia di Alessandria, Anna Del Sorbo, classe 1963 di Cava dei Tirreni e domiciliata a Torino, Florian Dosti, classe 1986 originario della Romania, Fabio Fabiano, classe 1962 di Imperia, Alessandro Falzone, classe 1973 di Imperia, Elia Filice, classe 1971 originario di Petilia Policastro e domiciliato a Chiusavecchia, Walter Gallazzi, classe 1988 originario di Busto Arsizio e domiciliato a Imperia, Giovanna La Bella, classe 1964 di Imperia, Paolina Lipari, classe 1959 originaria di Sant’Onofrio (Cz) e domiciliata a Pontedassio, Francesco Montalbano, classe 1987 originario di Venaria Reale e domiciliato a Bagnolo Piemonte, Giampaolo Niutta, classe 1982 originario di Catanzaro e domiciliato a Caselle Torinese. Infine, risultano indagati Michele Pellicari, classe 1960 di Taurianova, e Ioana Tudose, classe 1980, originaria della Romania e residente a Imperia. 

Angela Panzera

Commenti