Il Nazionale

Cronaca | 22 ottobre 2022, 13:30

‘Praedictio’, dalle intercettazioni le minacce: preso a schiaffi e costretto a chiedere perdono per aver offeso i ‘calabresi’

I ringraziamenti alla Madonna di Polsi al cui culto sono legate le ‘ndrine per la nascita di un figlio

‘Praedictio’, dalle intercettazioni le minacce: preso a schiaffi e costretto a chiedere perdono per aver offeso i ‘calabresi’

Dalle carte dell’indagine ‘Praedictio’ emergono minacce per convincere i clienti del giro dello spaccio a pagare le partire di droga. In particolare in un caso, la  minaccia è quella di far intervenire non meglio identificati "cugini calabresi".

L’aggravante del metodo mafioso non è stata contestata a nessuno dei 22 indagati ma dalle intercettazioni traspaiono significativi ammonimenti.  “Per questa data che scendono i cugini mi raccomando di mantenere la parola data” dice uno degli arrestati. “Se non ti ve do per quella data ti porto i cugini al tabacchino e se la vedono loro a…”.

C’è anche un episodio in cui viene raccontato che un interlocutore di Camporosso sarebbe stato preso a schiaffi e costretto a chiedere perdono  per aver offeso i calabresi, ai quali avrebbe dato dei ‘pisciaturi’. L' uomo rimarca, infatti, la propria lealtà nei confronti di noti pregiudicati. “Io sono sempre con voi e lo sai!, Fino alla morte, questo è sicuro.

Infine annuncia che gli sta per nascere  un altro figlio “ringraziando la Madonna”, ‘La Madonna della montagna va bene ?’ gli rispondono con chiaro riferimento alla Madonna di Polsi, detta ‘ La Madonna della montagna’ , al cui culto sono notoriamente legate le ‘ndrine calabresi.

Un’altra frase intercettata dagli investigatori  è “Mio zio è calabrese, c’ha i c....ni tanti e i pagliacci non li vuole sentire al telefono. Eh, vedi che mu ti presenti....perché finisce a schifiu. Eh? Che ti faccio finire male. Tu a me non mi conosci” 

Diego David

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