Esselunga a Sestri, Bucci: "Io sono il sindaco di tutti e devo pensare anche ai cittadini, chi si mette contro il mercato perde sempre"

“Ognuno è libero di fare tutti i ricorsi al Tar che vuole, fa parte dei diritti del cittadino e devono essere rispettati, quindi va benissimo, non c'è nessun problema. Sta di fatto che noi facciamo le cose che riteniamo siano utili per la città, se devo pensare a tutte le mail che mi sono arrivate con commenti, anche sui social dei cittadini sestresi che sono super contenti di poter utilizzare i benefici dell'Esselunga, io sono il sindaco di tutti e devo pensare sia ai commercianti che ai cittadini, alla fine il bilancio è questo". Lo ha dichiarato il sindaco di Genova Marco Bucci a margine di un evento questa mattina a palazzo Tursi. Da giorni tiene banco la polemica sul nuovo Esselunga di Sestri Ponente, ieri pomeriggio sono state raccolte le firme contro il nuovo supermercato, mentre il Civ, preoccupato per le conseguenze che l'Esselunga potrà avere sul piccolo commercio, sta pensando di proporre un ricorso al Tar.

"Avremo comunque ulteriori iniziative - continua Bucci - per aiutare il commercio ad avere successo, che è completamente diverso da proteggere, non facciamo misure protezionistiche, facciamo misure di aiuto per chi vuole lavorare, questa è la cosa importante. Alla fine uno potrebbe pensare che è la stessa cosa, ma è l'approccio che deve essere diverso perché proteggere vuol dire mettersi contro gli andamenti del sistema del mercato, e chi si mette contro il mercato ha sempre perso, perché alla fine sono i cittadini, sono le masse che hanno ragione, loro decidono di fare le cose che vogliono. Quindi, se noi ci mettiamo contro i cittadini facciamo un errore enorme, noi invece dobbiamo aiutare ad avere successo perché tutti hanno diritto ad avere successo, ed è quello che faremo".

In conclusione il sindaco ha replicato ai civ che avevano lamentato tempi troppo lunghi per un appuntamento a Tursi.

"Qualcuno si lamenta che si prendono appuntamenti col sindaco a un mese di distanza, c'è gente che aspetta anche due, tre mesi. Io potrei dire di accelerare un incontro col civ di Sestri o con tutti gli altri civ a domani, però qualcuno deve andare dal signore che ha l'appuntamento domani e dirgli che deve aspettare perché c'è il civ prima di lui, non è una cosa simpatica, cerchiamo di non farle mai queste cose, venite a vedere com'è la mia agenda, dalle 7.15 di mattina alle 11 di sera c'è sempre gente, quindi io devo fare queste scelte che non sono contro qualcuno, ma motivi contingenti dovuti al fatto che dovrei andare da qualcuno e dirgli: 'Guarda che c'è qualcuno più importante di te', non è simpatico”.