“Attenzione c’è qualcuno che semina questo topicida per la strada, ne abbiamo visto dalla pensilina di Caramagna Soprana. Se lo dovesse mangiare un cane o gatto?”
L’allarme è stato lanciato ieri sera sulla chat ‘Amici di Caramagna’ e immediatamente l’amministratore del gruppo, l’attivista Vittorio Chisci, si è preoccupato di rimuovere le esche che potevano diventare un problema per cani o gatti e anche per gli umani.
“Le abbiamo tolte e ripulito la zona con mia moglie e due ragazzi che aspettavano il pullman. Non aggiungo altro. Penso che se anche un bambino dovesse toccarle e poi mettersi le mani in bocca, possano essere pericolose. Sono a base di brodifacoum che è un veleno altamente letale ad attività anticoagulante, considerato la seconda generazione delle cumarine. È diventato una delle molecole più utilizzate per la formulazione di esche. Prestiamo attenzione”, dice Chisci.
“Speriamo -conclude Vittorio Chisci - che sia stato un caso isolato. Comunque presteremo molta attenzione, in giro c’è gente cattiva e malvagia. Ricordate quelli che mettevano i chiodi dentro alle polpette o i pezzi di vetro? Girano ancora liberi di fare del male”.
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