"Senza interventi del Governo non potremo garantire il trasporto pubblico locale". A lanciare l'allarme in Sala Rossa è il sindaco di Torino Stefano Lo Russo, che in Consiglio Comunale è intervenuto sul caro-bollette. E i numeri di quelle di Gtt sono impietosi.
I numeri
Se nel 2021 il Gruppo Torinese Trasporti ha speso per alimentare i mezzi elettrici e per la luce 8.6 milioni di euro, nel 2022 si passerà a quasi 12 milioni. Cifra destinata più che a raddoppiare nel 2023, quando per l'elettricità l'azienda di corso Turati stima 29 milioni.
Esorbitanti anche gli aumenti del metano, che passa dai 2.4 milioni nel 2021, a quattro milioni e 300 mila euro nel 2022, per balzare ad 11 milioni nel 2023. E il gasolio? Qua i rincari sono leggermente più contenuti, perché dai 18.9 di quest'anno aumenta a venti milioni e 700 mila euro nel 2023. Il rincaro totale dei costi energetici per GTT, come ha precisato Lo Russo, è del "+134%". E il rischio che i bus e i tram rimangano fermi quindi è concreto.
Domani prima riunione del tavolo contro il caro-bollette
Domani è prevista la prima riunione del tavolo comunale per decidere le azioni da mettere in campo contro il caro-bollette, al quale saranno presenti l'assessore alla Mobilità Chiara Foglietta, il vicesindaco Gabriella Nardelli e il Codir di Palazzo Civico.
Le proposte
Tra le proposte che verranno esaminate la rimodulazione "dell'illuminazione pubblica. Qualora decidessimo di anticipare lo spegnimento delle luci, serve l'accordo della Prefettura per ragioni di sicurezza". Altra ipotesi quella di spostare una parte consistente dei dipendenti comunali in smart working.
Lo Russo: "Senza aiuto Governo non facciamo fronte alla tempesta"
"Se non arriverà - ha aggiunto Lo Russo - una forte coesione territoriale, ma soprattutto un aiuto del Governo non sapremo fare fronte a questa tempesta".
"Terremo aperti - ha proseguito - gli uffici, le scuole e le biblioteche, ma l'ammontare sarà troppo elevato e non saremo in grado di fronteggiarlo". E il sindaco ha poi voluto replicare a chi in questi mesi, dalla neo-parlamentare Augusta Montaruli ai teleriscaldati, aveva chiesto di usare gli extra-guadagni di Iren per pagare gli aumenti esorbitanti delle bollette del teleriscaldamento. "Non esistono gli extra-profitti di Iren ed assimilarla ed Eni è un errore" ha concluso Lo Russo.
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