È stato notificato oggi, lunedì 3 ottobre, il decreto penale della Diocesi di La Spezia a don Giulio Mignani, il sacerdote di Bonassola che non ha mai nascosto di sostenere le famiglie arcobaleno. È stato sospeso dalla celebrazione pubblica di sacramenti perché, come si legge nell’atto notificato, “nel corso degli anni più volte ha rilasciato esternazioni pubbliche, apparse anche su vari quotidiani e interviste televisive, nelle quali ha ripetutamente sostenuto posizioni non conformi all'insegnamento della Chiesa”.
Don Giulio aveva continuato a difendere il suo pensiero nonostante il precetto penale con cui era già stato richiamo: i suoi interventi non riguardano solo i matrimoni arcobaleno e le adozioni delle coppie omosessuali, ma anche l’eutanasia e l’aborto. Non appena appresa la notizia, alcuni parrocchiani del borgo in provincia di La Spezia hanno deciso di mobilitarsi in sua difesa.
Dal canto suo, il sacerdote ha spiegato: "Le posizioni che ho assunto non hanno mai voluto essere offensive né polemiche nei confronti della Chiesa. Ciò che mi ha sempre mosso è la preoccupazione che la Chiesa possa essere considerata sempre più marginale e sempre meno credibile nella società contemporanea. Per ovviare il pericolo che la Chiesa si chiuda in una sterile autoreferenzialità mi sembra che la via sia quella di permettere a tutti i suoi membri, clero compreso, di poter esprimere liberamente il proprio desiderio di cambiamento".
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