Hanno risposto alle domande con versioni differenti della vicenda e il Gip Alessia Ceccardi si è riservata di decidere. Ieri in Tribunale a Savona si è infatti tenuto l'interrogatorio di garanzia dei due arrestati per presunta violenza sessuale all'esterno della discoteca "Le Vele" di Alassio.
I poliziotti della Squadra Mobile, insieme a quelli del Commissariato di Alassio, nei giorni avevano hanno dato esecuzione a due ordini di custodia cautelare in carcere emessi dal giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Savona, nei confronti di Federico Tibaldi e Spina, entrambi dipendenti della discoteca del ponente ligure. L’accusa è quella di concorso nel reato di violenza sessuale aggravata ai danni di una giovane.
Il fatto è avvenuto il 31 luglio scorso, nelle immediate vicinanze del locale che era stato oggetto, nell’agosto scorso, di un provvedimento emesso dal Questore di Savona.
I provvedimenti restrittivi erano frutto di un’articolata indagine diretta e coordinata dalla Procura del Tribunale di Savona e svolta dalla Squadra Mobile e dal Commissariato di Alassio, scattata nell’immediatezza del fatto e realizzata con una serie di accurati sopralluoghi e servizi mirati, necessari a riscontrare orari e luoghi del reato oltre ad attribuire ai due presunti autori le rispettive responsabilità.
I due arrestati avrebbero individuato la vittima, già all’interno del locale, in una giovane in un evidente stato di alterazione da alcol. L’avrebbero allontanata dalla pista da ballo facendola uscire da un’uscita secondaria per poi intrattenerla all’esterno, somministrandole altre bevande alcoliche. Poi l’avrebbero condotta con una scusa in un luogo appartato abusando sessualmente di lei, fingendo poi di averla trovata per caso e riconducendola verso la discoteca.
Gli arrestati erano stati così condotti al carcere di Pontedecimo a disposizione dell’autorità Giudiziaria.
"Avevamo già rilasciato dichiarazioni al commissariato di Alassio e abbiamo deciso di rispondere al Gip e al Pm Claudio Martini cercando di chiarire tutti gli aspetti - spiega l'avvocato difensore di Tibaldi Gian Maria Gandolfo - abbiamo dichiarato l'assoluta estraneità alla vicenda, abbiamo precisato alcune cose e speriamo di aver chiarito tutte le apparenti divergenze su dove si trovava realmente. Il Gip si è riservata e probabilmente faranno ancora accertamenti, è loro intenzione risentirli a breve".
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