Il Nazionale

Cronaca | 09 luglio 2022, 09:10

Pugni e calci, rissa in Barriera di Milano: bottigliate contro i residenti esasperati

Chi dai balconi intimava alle persone di smetterla è stato costretto a chiudersi in casa con lanci di bottiglia. Marino: “I cittadini sono stanchi e arrabbiati”

Pugni e calci, rissa in Barriera di Milano: bottigliate contro i residenti esasperati

Non sembra esserci pace per i residenti di Barriera di Milano, che anche ieri hanno dovuto sopportare l’ennesima rissa in quartiere.

Urla, pugni, calci. Ma c’è chi giura di aver visto anche un’arma, un coltello. È successo in via Malone angolo via Monterosa dove diversi uomini di nazionalità africana se le sono date di santa ragione sotto gli occhi  attoniti dei residenti.

Chi dai balconi gli ha intimato di smetterla di litigare e di devastare le auto parcheggiate lungo la via, è stato costretto a chiudersi in casa con  i loro figli a causa di alcuni lanci di bottiglie di vetro. Sul posto sono intervenute le volanti della Polizia di Stato, ma al loro arrivo i soggetti coinvolti nella rissa sono svaniti nel nulla.

Come capogruppo di Fratelli d'Italia, continuo a sostenere che questa situazione debba giungere a un  termine immediatamente: trovo vergognoso che i residenti non possano  neanche  essere sicuri all'interno delle loro abitazioni”, afferma Verangela Marino. “Tolleranza zero, basta integrazione fuori controllo, basta spacciatori, basta criminali nelle nostre strade: i cittadini meritano rispetto, dignità e sicurezza. Forse ancora qualcuno non ha capito che la zona va  presidiata 24 su 24 dalle forze dell'ordine visto la gravità dei fatti che avvengono quotidianamente, facendo sì che questa criminalità organizzata e violenta termini immediatamente”, prosegue l’esponente di Fdi.

I residenti del quartiere Barriera di Milano non sono diversi dai residenti del quartiere Santa Rita, Crocetta, collina e centro. Signor sindaco Lo Russo, esca dal suo bellissimo palazzo e venga a farsi un bellissimo giro nel quartiere Barriera di Milano dopo le 18: i cittadini sono stanchi e arrabbiati”, conclude.

Andrea Parisotto

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