Sgabelli rotti, lenzuola a fuoco, grida di libertà che si possono giungono fino sulla strada: è iniziata da qualche ora una sorta di rivolta dei detenuti al secondo piano del carcere di Imperia che conta circa una trentina di detenuti che avrebbero preso il possesso dell’intera sezione. Sono state state messe anche fuori uso le telecamere interne di videosorveglianza, staccati gli idranti dalle pareti del corridoio.
All'esterno sono dovute intervenire pattuglie di carabinieri e finanza per allontanare i curiosi e i passanti alcuni dei quali solidarizzavano con i detenuti che urlavano e sbattevano vettovaglie sui ferri delle finestre.
All'interno stanno intervenendo gli agenti della polizia penitenziaria. Presente anche la direttrice degli istituti di Sanremo e Imperia Cristina Marrè. I detenuti hanno avanzato una serie di rivendicazioni relative alla loro permanenza nelle celle, come ad, esempio, il numero delle telefonate settimanali alla famiglia, l'utilizzo di messaggerie elettroniche, palestra e maggior dialogo con le istituzioni penitenziarie. Non risultano feriti, e nemmeno personale sequestrato.
Fabio Pagani , segretario della Uil Polizia Penitenziaria commenta: “La tragedia è stata, come sempre, evitata dall’elevatissima professionalità e dalla tempestività del personale, richiamato in servizio".
“Malgrado le reiterate note della Polizia Penitenziaria nelle quali si sottolineava come l’Istituto fosse ormai a rischio – aggiunge Pagani– ora ci troviamo con una rivolta in atto e un piano detentivo completamente in possesso dei detenuti”. Quanto sta succedendo ad Imperia , se ve ne fosse la necessità, acclara, ancora una volta, la grande professionalità dei poliziotti penitenziari che per garantire, in questo caso ristabilire l’ordine la disciplina all’interno degli Istituti Penitenziari sono costretti ad operare in condizioni di scarsissima sicurezza e a costo di rischiare l’incolumità personale”, sottolinea Pagani.
"Il sindacato -aggiunge il segretario del Sappe Michele Lorenzo - chiede la tutela del personale essere dotati di strumenti . Sicuramente il sistema di allarme ha funzionato, sono stati messi in atto tutti gli accorgimenti per evitare il peggio. L'attuale situazione delle carceri in Liguria è allo sbando, manca il personale, i direttori, i comandanti stiamo cercando di tenere la situazione in mano come possibile".
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