Il Nazionale

Cronaca | 29 maggio 2022, 20:11

Rientrata ufficialmente la rivolta nel carcere di Imperia. Parte dell'istituto non è agibile e in alcune celle manca l'acqua

Si pensa al trasferimento per un certo numero di detenuti. Alla base della protesta la richiesta di poter utilizzare con più frequenza le messaggerie dei telefonini e maggiori possibilità di colloquio con i familiari

Rientrata ufficialmente la rivolta nel carcere di Imperia. Parte dell'istituto non è agibile e in alcune celle manca l'acqua

La rivolta nel carcere di Imperia che ha interessato nel pomeriggio di oggi il secondo piano della struttura è finita ufficialmente: parrebbe che siano state accettate le richieste dei detenuti, o almeno una parte di esse.

Una parte dell'istituto, però, non risulta agibile per i danni causati. In particolare in alcun sezioni manca acqua e adesso bisogna capire se e dove verranno trasferiti i detenuti. 

I rivoltosi chiedevano in particolare di poter utilizzare con più frequenza le messaggerie dei telefonini, maggiori possibilità di colloquio con i familiari, comprese le telefonate e di poter fare palestra e impiegare il tempo lavorando.   

Oggi il carcere di Imperia gestisce 76 detenuti, considerati  troppi.  Ne potrebbe ospitare, infatti, 58.  Si tratta di  un istituto di terza fascia, quindi a basso livello di sicurezza, dunque non potrebbe ospitare detenuti con un livello di pericolosità superiore. "Purtroppo la maggior parte di loro ha  problemi psichiatrici" dichiara al nostro giornale il segretario regionale del Sappe Michele Lorenzo.Gli agenti in servizio sono 45. 

"È l'ennesima riprova di quello che noi come Sappe da anni continuiamo a dire cioè le carceri della Liguria sono allo sbando ed è impossibile continuare a gestire senza personali senza comandanti di reparto che sono gli unici responsabili della sicurezza e senza direttori. Il Sape più volte ha richiesto la dotazione di strumenti idonei per intervenire per l'incolumità dei detenuti e la salvaguardia fisica della polizia penitenziaria che il più delle volte deve intervenire a mani nude.  Imperia ha funzionato bene in questo momento hanno precluso tutte le vie di fuga eventualità ci fosse qualcosa di nascosto dietro questa protesta fatto sta che non bisogna abbassare la guardia ha fatto sta che la nostra amministrazione deve muoversi a fare concorsi per comandanti di reparto fare concorsi per direttori e aumentare l'organico di tutta la polizia penitenziaria che ormai è ridotta ai minimi termini"

"Possono essere Tante le motivazioni di una protesta in istituto sicuramente la richiesta di maggiori benefici sicuramente la richiesta di lavoro che è una cosa che manca all'interno delle carceri però tutte motivazioni che possono essere trattate con con prudenza"

"Manca il carcere di Savona che potrebbe, magari,  ridurre il numero dei detenuti presenti  a Imperia.  Un carcere come quello di Imperia al centro della città è superato. Come Sappe invitiamo l'amministrazione comunale e l'amministrazione penitenziaria a intervenire individuando un'area idonea dove far nascere il carcere di Imperia più moderno più sicuro che sicuramente lontano dal centro cittadino". 

Diego David

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