"Il centro per l'Intelligenza artificiale? Nessun equivoco. Si tratta di ambiti collegati, ma diversi". Dopo le dichiarazioni della giornata di ieri in occasione della visita a Torino, ospite della Nuvola Lavazza, per parlare di Pnrr con il collega Vittorio Colao, ministro alla transizione tecnologica e innovazione, la ministra a Università e Ricerca Maria Cristina Messa torna sul tema di I3A, atteso ormai da mesi, ma sostanzialmente bloccato. Un argomento che ha scatenato moltissime polemiche e reazioni, a livello locale.
Dopo aver affermato ieri che Torino avrebbe avuto il centro per l'automotive e la mobilità sostenibile (che è cosa diversa dalla branca di ricerca sull'Intelligenza artificiale per auto e aerospazio prevista in Gazzetta Ufficiale), l'esponente del Governo Draghi ha specificato che si tratta di un argomento "trasversale e declinato in diversi aspetti". "Sono ambiti collegati, ma diversi". Aggiunge. E se un conto sono gli 1,61 miliardi del Pnrr per collaborazioni tra Università, centri ricerche e imprese, altro discorso è il Centro italiano per la ricerca in automotive, che la legge indica con sede a Torino.
Tutto chiaro? Mica tanto. Ma intanto Messa sottolinea che: "ciò che stiamo cercando di costruire è un Paese sempre più competitivo e che possa competere a livello internazionale in diversi settori, stimolando la creazione di reti e supportando grandi collaborazioni, per uno sviluppo sostenibile e stabile pensando alla Next generation".
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