Il Nazionale

Cronaca | 02 maggio 2022, 12:27

Voto di scambio 'light', assolti l’ex sindaco di Diano Marina Giacomo Chiappori e Bruno Manitta

Gli imputati hanno rinunciato alla prescrizione. La sentenza è stata emessa dal giudice monocratico di Imperia, Antonio Romano, che li ha assolti perchè 'il fatto non sussiste' così come richiesto dal pm Scorza Azzarà

Voto di scambio 'light', assolti l’ex sindaco di Diano Marina Giacomo Chiappori e Bruno Manitta

Il giudice monocratico di Imperia, Antonio Romano,  ha pronunciato sentenza di assoluzione perchè 'il fatto non sussiste' nei confronti di Giacomo Chiappori, ex sindaco di Diano Marina e attuale membro del Cda di Rivieracqua e di Bruno Manitta attuale vicesindaco della Città degli Aranci, conformandosi alla richiesta di assoluzione formulata dal pubblico ministero, Luca Scorza Azzarà. 

L'ex primo cittadino dianese, insieme all'ex assessore Manitta erano sono finiti a processo con l'accusa di voto di scambio 'light', ossia non aggravato dal metodo mafioso, dopo la tornata elettorale del 2011. All'epoca dell'inchiesta erano accusati di aver ricevuto voti "dal gruppo dei calabresi in cambio di vantaggi e favori". Ma per la stessa accusa prove non c’erano prove in merito a questo eventuale accordo illecito. Chiappori e Manitta sono stati gli unici a rinunciare alla prescrizione. A processo erano finiti con questa accusa ex vice sindaco e attuale primo cittadino di Diano Cristiano Za Garibaldi, l’ex assessore Francesco Bregolin, attuale presidente del Consiglio comunale, l'amministratore unico di Gm Domenico Surace, il padre Giovanni Surace, e l'ambulante Giovanni Sciglitano.

Per tutti la vicenda si è chiusa con la prescrizione mentre Chiappori e Manitta, difeso da Roberto Trevia, hanno deciso di rimanere a processo. Durante il proprio intervento il difensore di Chiappori, l'avvocato Emanuele Lamberti, aveva chiesto l'assoluzione piena per l'ex primo cittadino. Un altro degli elementi originari dell'accusa, era quello relativo alla successiva nomina, quale amministratore della 'Gestioni Municipali' di Surace. La difesa di Chiappori mirava all'assoluzione con formula piena "per non aver commesso il fatto". 

Diego David

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