Si è chiuso con l'assoluzione dei tre imputati il processo a carico dei titolari all’area attrezzata per camper “Al Roseto”, di Diano Castello, Sabrina Patrucco e Gabriella Glorio e Sergio Patrucco.
La sentenza è stata emessa oggi in tarda mattinata dal giudice monocratico di Imperia, Francesca Minieri. L’8 giugno del 2018 i carabinieri forestali, della sezione di polizia giudiziaria della Procura della Repubblica e della Guardia di Finanza, insieme alla Polizia municipale avevano, infatti, messo i sigilli a tre ettari di terreno agricolo (poi dissequestrato) in ottemperanza ad un decreto del Tribunale del capoluogo. Il provvedimento scaturiva da precedenti attività ispettive condotte dalla Regione a partire dal settembre 2017 e dal Comune di Diano Castello.
Secondo l’accusa sostenuta in aula dal pubblico ministero Barbara Bresci i trentamila metri quadrati della zona, fino ad allora non erano altro che un terreno agricolo. Nessuna autorizzazione sarebbe mai stata richiesta agli uffici competenti per realizzare opere e strutture per ricoverare i camper: in particolare circa 300 stalli oltre a locali costruiti per ospitare gli ospiti, quali bagni, docce, impianti di scarico e aree ricettive. Contestata, quindi, la lottizzazione abusiva del terreno.
Durante la requisitoria il pm Bresci aveva richiesto la condanna a 9 mesi di arresto e 93 mila euro di multa per Sabrina Patrucco mentre per Sergio Patrucco e Glorio Gabriella a 6 mesi e 63mila euro di multa. I tre imputati erano difesi dagli avvocati Roberto Trevia e Ambrogio Viale i quali durante la propria arringa hanno richiesto l'assoluzione, e solo in subordine il minimo della pena, in quanto le "opere vennero realizzate tra il 2010 e il 2011, quindi in una data antecedente rispetto alle accuse contestate e in ogni caso lo stato dei luoghi venne comunque ripristinato. La presunta trasformazione non è avvenuta, hanno concluso i legali, e il mese prossimo il comune di Diano Castello dovrebbe concedere la sanatoria in merito alla destinazione d'uso".
Subito dopo la sentenza Sabrina Patrucco in lacrime ha commentato che "non auguro a nessuno quello che ho passato, neanche ai miei peggiori nemici, continuiamo con l'azienda agricola e faremo campeggio con 160 piazzole. Nella vita bisogna sempre lottare ma poi si ottiene giustizia".
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