Ammonta a due anni e un mese di carcere più il pagamento di una multa di mille euro la richiesta di condanna formulata oggi in aula dal pm di Imperia, Salvatore Salemi, al Tribunale presieduto da Carlo Indellicati, con a latere Francesca Minieri e Eleonora Billeri, nei confronti di A.B., 23enne accusato di tentata estorsione, lesioni e minaccia nei confronti della madre.
I fatti sono avvenuti a Taggia nel novembre dello scorso anno. In particolare il giovane, che assumeva cocaina e hashish, avrebbe malmenato la madre nel tentativo di farsi consegnare una somma di denaro per acquistare la droga.
A seguito di questo fatto era stata emessa nei suoi confronti la misura del divieto di avvicinamento alla madre. Provvedimento questo che è stato violato dall'imputato il 27 marzo scorso e lo ha visto finire in carcere.
In particolare il 23enne dopo essersi recato a casa della donna l'avrebbe minacciata con un coltello dicendole "sono pazzo, non sai di cosa sono capace, ti sgozzo come un capretto".
Oggi il giovane si è sottoposto all'esame e nel rispondere alle domande del Tribunale, del pm e del difensore, l'avvocato Cristian Urbini, si è detto pentito per quanto avvenuto e ha spiegato come in quel periodo non fosse lucido in quanto abituale consumatore di droga.
L'avvocato Urbini, durante la propria arringa, ha chiesto l'assoluzione per il reato di tentata estorsione e lesioni mentre per quello relativo alla minaccia la concessione delle attenuanti generiche e il minimo della pena. Il processo è stato rinviato al 26 maggio quando il Collegio emetterà la sentenza.
Commenti