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Politica | 28 febbraio 2022, 20:07

"Cuneo, basta essere un capoluogo dismesso. Ti serve un sindaco indipendente"

Giancarlo Boselli ha presentato, nella serata di oggi (lunedì 28 febbraio) il programma della lista "Indipendenti", con cui correrà alle elezioni comunali di quest'anno

"Cuneo, basta essere un capoluogo dismesso. Ti serve un sindaco indipendente"

Oggi segniamo un nuovo passo in un percorso lungo, che abbiamo cominciato circa un anno fa e che si compone ormai di 53 incontri.

Ma non ci vedo nulla di straordinario; un buon candidato sindaco, se intende presentarsi, deve fare un giro completo della sua realtà comunale e questo porta via inevitabilmente tempo ed energie”.

Inizia così Giancarlo Boselli, nell’incontro di presentazione del proprio programma – e del sito internet dedicato alla lista “Indipendenti”, con cui correrà alle elezioni comunali di quest’anno per Cuneo - , tenutosi nella serata di oggi (lunedì 28 febbraio) nei locali di via Meucci.

Boselli ha illustrato rapidamente i punti cardine del suo programma, una decina di pagine da stasera visionabili sul sito internet. Qui verranno presentati anche i 32 candidati - ma ci sarà spazio anche per un incontro futuro - , ovviamente dopo la presentazione ufficiale delle liste, inevitabilmente sottendente la data delle elezioni.

Nuovo ospedale e piazza Europa

I temi principali, ovviamente, sono stati l’ubicazione del nuovo ospedale unico della città e il progetto di costruzione di un parcheggio interrato sotto piazza Europa, iniziative rispetto alle quali Boselli ha da sempre espresso forte contrarietà.

Il parcheggio sotterraneo va realizzato in piazza Martiri; l’amministrazione ha aspettato a tirare giù piazza Europa per evitare di infastidire l’elettorato durante le elezioni – ha detto - . Sul nuovo ospedale si è lasciato tutto in mano alla Regione e alla gestione interna, ma la struttura è della città e il controllo dovrebbe essere più stretto. Non possiamo delocalizzare la maggiore azienda della città, sarebbe un colpo mortale al commercio, all'artigianato e ai settori alberghiero e della ristorazione”.

Il programma

Ma non solo. Boselli ha sottolineato anche l’importanza di smettere di pensare a quartieri e frazioni come elementi di disturbo per combattere il serio astensionismo al voto totalizzato nelle ultime elezioni, e di ripensare un piano regolatore sovradimensionato e oggetto di 70 varianti a pochi mesi dalla scadenza del consiglio comunale.

Il ruolo di controllore del Comune rispetto all’attività dell’ACDA e e del Consorzio Socio-Assistenziale del Cuneese, e la necessità di riqualificare la stazione ferroviaria e di riaprire la Cuneo-Mondovì.

Per Boselli serve poi ritornare a dare importanza al quartiere Cuneo centro, dove il fenomeno migratorio non è stato accompagnato e compreso: gli operatori di strada devono essere organizzati in modo che l’attività di sicurezza sia efficace e servono progetto diversi da “La Boa” (buono negli intenti ma non nella concretezza, secondo il candidato sindaco).

La cultura e lo sport sono al centro della Cuneo post-elettorale. Boselli intende lavorare per proporre Cuneo a capitale italiana o europea della cultura, assieme rispettivamente alle Langhe e a Nizza e per le date del 2025 e del 2028; la ristrutturazione dello stadio “Paschiero” è poi necessaria per valorizzarne la storia, lasciando indietro le assurde ipotesi di un nuovo stadio che circolano ormai da decenni.

Gli Alpini, infine, sono per gli Indipendenti una vera risorsa della comunità di cui fanno parte ed è necessario comprenderlo e metterla a regime.

“Dalla maggioranza preoccupante mancanza di leadership”

Ci sono quartieri in cui, cinque anni fa, non ha votato il 75% dei residenti. Come a Cerialdo, dove passerò la mia prima settimana da sindaco per dare un messaggio concreto: è in luoghi come questo che la presenza del Comune si deve toccare e percepire concretamente” ha aggiunto Boselli a conclusione dell’incontro.

Per poi commentare anche le mosse delle altre forze politiche in campo, specialmente del centrosinistra e del centrodestra.

Il secondo non è pervenuto, direi. Per quanto riguarda il primo, credo che dal punto di vista degli elettori sia un segnale di grande debolezza non avere il candidato a poche settimane dalle elezioni – ha detto - . Una preoccupante mancanza di leadership da parte di un’amministrazione al proprio secondo mandato, che non penso sia risolvibile con un sondaggio, che come soluzione non mi piace proprio”.

Non basta amare Cuneo, bisogna capirla – ha sottolineato Boselli - . In questi anni sono state trattenute le sue enormi potenzialità che potrebbero lanciarla nel senso del benessere, dello sviluppo e della crescita.

Cuneo deve smettere di essere un capoluogo dimesso, rassegnato, che non riesce ad alzare la voce nemmeno sul minimo indispensabile. E solo un sindaco indipendente libero dalle logiche di partito, accompagnato da assessori competenti e disponibili a tempo pieno, può realizzare questa eventualità”.

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