La crisi ucraina ha indubbiamente risvolti pesanti sull’economia di tutta Italia e anche il Piemonte, sebbene ancora non è chiaro in quale misura, non ne è esente. Tra i primi però a risentire dei danni, il settore turistico.
“Avevamo grandi aspettative dal mercato americano dopo due anni di assenza per via della pandemia - spiega il presidente di VisitPiemonte, Beppe Carlevaris -. Da aprile 2022 il monitoraggio dava diversi arrivi dagli Stati Uniti e dal Canada, da quindici giorni c’è stato uno stop alle prenotazioni e ricerche sul web per l’italia. Anche se non siamo direttamente colpiti, lo scenario dà come l’Europa un’area a rischio”.
Diverse imprese però intrecciavano relazioni economiche con la Federazione Russa. “Era un mercato interessante - spiega il presidente di Ceipiemonte Dario Peirone - soprattutto per quanto riguarda l’alta gamma. Sicuramente questa guerra ha modificato in peggio le prospettive. Nei prossimi giorni valuteremo con le imprese l’effetto che ha avuto sul business”.
Expo Dubai, neutrale sulla guerra in Ucraina
All’Expo Dubai 2020 intanto la crisi e la guerra che stanno affliggendo da giorni l’Ucraina sembrano non farsi sentire. L’Esposizione Universal, nota per essere apolitica, resta in una bolla nel tempo e nello spazio. L’organizzazione ha fatto sapere ieri in una nota stampa che non avrebbe escluso il Padiglione russo dalla kermesse che infatti è rimasto aperto accogliendo migliaia di turisti da tutto il mondo.
Nel frattempo, il Padiglione ucraino ha visto la solidarietà di diversi Paesi che con seppur contenute iniziative hanno dimostrato vicinanza allo Stato sotto assedio. Il Padiglione Italia ieri ha acceso le luci con i colori della bandiera ucraina, mentre la Repubblica Ceca ha innalzato il vessillo giallo e blu accanto al suo, proprio all’ingresso del suo Padiglione.
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