Il consigliere delegato ai servizi sociali del Comune Mario Baroni ha fatto il punto della situazione sull'organizzazione dell'accoglienza dei profughi ucraini in arrivo in queste ore a Genova, e sulla raccolta di beni di prima necessità da inviare in Ucraina.
"Abbiamo avuto un incontro con la comunità ucraina, - ha detto Baroni - con alcune realtà del terzo settore e con i nostri uffici, sia della sicurezza che delle politiche sociali. Stiamo costituendo un hub che servirà da raccolta di tutto quello che necessita in questo momento. Abbiamo un elenco delle priorità, sia alimentari che per i bambini, soprattutto indumenti, prodotti igienici e medicinali da garze, aspirina e alcol".
"Lì la situazione è complicatissima, - continua - domani dovrebbe partire un primo camion che andrà in Ucraina, organizzato dalla comunità genovese con alimenti e farmaci. Abbiamo lasciato anche un numero di telefono e una mail dedicati a coloro che desiderano aiutare anche con l’accoglienza, perché si tratterà anche di assistere coloro che arriveranno qua. Stanno arrivando i primi, è già arrivato qualcuno stanotte, sono in cammino, è un cammino faticosissimo, la coda alla frontiera è di oltre 15 chilometri, ci sono rischi grossissimi di infiltrazioni per bypassare questa coda, è una questione molto complessa, la maggior parte sono bambini e mamme. Molte realtà e molte associazioni hanno dato la disponibilità a ospitare delle famiglie. Ovviamente l’Ucraina non è in Europa, dal punto di vista strettamente legale queste persone sono straniere a tutti gli effetti, quindi occorrerà una procedura amministrativa per gli aspetti sanitari, educativi per i bambini a scuola, per i trasporti. Si tratta di dargli la possibilità di inserirsi a pieno titolo nella comunità genovese che sta rispondendo sia privatamente che con parrocchie e associazioni, in maniera incredibile, noi abbiamo ricevuto centinaia di disponibilità ad accogliere queste persone.
Quelli che sono arrivati sono arrivati alla spicciolata da soli, chi riesce a organizzarsi con il pullman farà un viaggio più semplice, ma tantissima gente è in cammino per l’Ungheria e la Polonia cercando mezzi di fortuna per venire qua e per andare in tutte le città d’Italia. Il coordinamento è tra l’amministrazione, le politiche sociali, la comunità ucraina che fa da regia, la protezione civile, i consolati e soprattutto la grande rete del forum del terzo settore che ci darà una grossa mano per la distribuzione degli alimenti e del sostegno alle famiglie che arrivano qua, perché arrivano senza niente. Con loro ci siamo già mossi, faremo una call oggi pomeriggio alle 16 con il forum per mettere in fila tutte le disponibilità e le competenze, come abbiamo già fatto durante la pandemia.
I genovesi potranno donare portando i beni in un punto di raccolta che stiamo organizzando in cui ci saranno i turni gestiti dal terzo settore e dalla protezione civile in cui la gente potrà portare il proprio contributo, sia a livello alimentare che vestiti per i bambini che prodotti farmaceutici”.
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