“La situazione è molto inquietante: il 27 gennaio noi operiamo una sorta di richiamo del vaccino, che dobbiamo fare tutti gli anni, contro antisemitismo e razzismo”. Così il presidente della Comunità ebraica di Torino Dario Disegni, in occasione della cerimonia in Sala Rossa per il Giorno della Memoria, commenta la vicenda di Campiglia Marittima nel Livornese, dove un bambino è stato aggredito da due ragazze di 15 anni perché ebreo.
"Pandemia ha fatto crescere intolleranza"
Disegni, alla luce dei dati dell’Osservatorio sull’antisemitismo, denuncia come “gli episodi di intolleranza sono purtroppo cresciuti nell’ultimo anno. In particolare la pandemia ha accentuato questo fenomeno: abbiamo visto delle deliranti tesi complottiste nei confronti degli ebrei, che sarebbero coloro che hanno addirittura organizzato la pandemia per lucrare sui profitti dei vaccini o riaffermare il loro potere a livello mondiale”.
"Odio non resta solo virtuale"
“Dall’altro – ha aggiunto il presidente della Comunità ebraica, ricordando la manifestazione di Novara dove no-vax si sono travestiti da deportati - coloro che si oppongono alla vaccinazione si fanno passare come assimilati ai campi di concentramento e quindi sotto il gioco di una dittatura sanitaria: è molto inquietante. Questo odio che percorre tutta la rete non resta solo virtuale: l’episodio di Livorno ci dimostra che se non facciamo molta attenzione il passo per passare alla violenza fisica è molto breve”.
"Crescere dei cittadini responsabili di una Repubblica nata da Resistenza"
“Ci dobbiamo quindi interrogare su cosa non ha funzionato nell’educazione dei nostri ragazzi, famiglie e scuole. Credo che oggi dobbiamo riflettere su come trasmettere i valori della civiltà ai nostri ragazzi, a partire dalla consapevolezza degli orrori del secolo scorso, per cercare di creare dei cittadini coscienti e responsabili di una Repubblica democratica nata dalla Resistenza” ha concluso Disegni, salutando poi il giornalista e partigiano Bruno Segre.
"Nel Giorno della Memoria è necessario ricordare che il Governo italiano agisce come i regimi totalitari del '900". Lo si legge in una lettera, firmata Resistenza Radicale, Sindacati Fisi e Comitato di Liberazione Nazionale, distribuita davanti ad alcune scuole di Torino. Dura la presa di posizione del sindaco Lo Russo: "E' una vergogna l'uso distorto della memoria: non discerne l'orrore dei campi di sterminio da una campagna vaccinale che salva vite umane è una follia".
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