Il Nazionale

Cronaca | 30 dicembre 2021, 07:20

Covid: nelle carceri i casi aumentano del 120%. Al momento ad Asti sono 36 i detenuti, 11 i poliziotti

Il sindacato Osapp: "Ai parenti che vanno in carcere per i colloqui non viene richiesto il Green pass"

Covid: nelle carceri i casi aumentano del 120%. Al momento ad Asti sono 36 i detenuti, 11 i poliziotti

Sono in preoccupante aumento i contagi da Covid19, anche all’interno degli istituti e dei servizi penitenziari sia per quanto riguarda il personale e sia rispetto all’utenza che, addirittura, nelle ultime due settimane hanno visto una crescita dei casi di oltre il 120%.

A renderlo noto il sindacato Osapp che rimarca alcune situazioni di possibile rischio. "La procedura adottata da molte direzioni penitenziarie di sottoporre a tampone i detenuti solo in caso di arrivo presso la struttura e non anche quando gli stessi sono posti in partenza verso altre sedi, spiega il segretario generale Leo Beneduci,  fa sì che il personale ne venga a conoscenza solo dopo il trasporto e deve mettersi in quarantena"

Inoltre sembra che ai parenti per i colloqui non venga richiesto il Green Pass, nè gli esiti di tampone, il sindacato pertanto chiede ai responsabili Dipartimento dell'Amministrazione penitenziaria di voler disporre l’adozione di ogni opportuno correttivo idoneo ad evitare  condizioni di rischio.

La situazione ad Asti

Al momento al carcere di Asti sono 36 i detenuti positivi e 11 i poliziotti penitenziari, ma stanno tutti bene. Lo conferma la Garante Paola Ferlauto "Il green pass dovrebbe essere imposto anche ai familiari in visita e agli avvocati", ha aggiunto.

Se non ora... quando?

Ieri a Torino è stato presentato il sesto dossier 'Se non ora, quando?' sulla situazione dei tredici istituti penitenziari della regione.

"Le carceri presentano criticità molti forti e protratte da troppo tempo, tanto da parlare di un vero e proprio 'caso Piemonte'. Lo ha denunciato il garante regionale dei detenuti Bruno Mellano.

A rendere la situazione "drammatica", oltre che la pandemia, la carenza di personale, di spazi e di cure sanitaria, nonché la fatiscenza delle strutture: in molte - è stato detto - entra acqua dai tetti e manca il riscaldamento. "Situazioni insostenibili - sostiene Mellano - alle quali si dovrà cercherà di dare risposte strutturali epocali grazie ai fondi del Pnrr, 132,9 milioni di euro a livello nazionale, ai quali vanno sommati i fondi propri del Ministero, implementati a fatica in questi ultimi anni".

Tra le tante emergenze segnalate anche la sospensione di percorsi scolastici e formativi per detenuti, "verso i quali - osserva Mellano - il ministro Cartabia presta molta attenzione"

Nel carcere di Asti, c'è un problema di attrezzature e reti informatiche "oggi ancora più fondamentali, a causa della pandemia - sottolinea il garante astigiano Paola Ferlauto - per permettere i colloqui familiari e le attività scolastiche".

Il rapporto sarà presentato ad Asti il 4 gennaio.

Betty Martinelli

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