"Se i vaccini sono la priorità, non bisogna dimenticare che servono posti letto e personale e a breve, se non si capisce questo, rischiamo il collasso". È l'allarme lanciato dal sindacato degli infermieri Nursind Piemonte. "È necessario che chi continua a dare disposizioni dall'alto si assuma anche l'onere di rispondere e governare questa criticità".
"Come si può pretendere di raddoppiare le vaccinazioni con meno personale di prima mentre gli ospedali si riempiono? Una ASL come quella di Città di Torino ad esempio non può certo riuscire a governare la continua richiesta di posti letto nei tre presidi ospedalieri e quindi di personale e contemporaneamente raddoppiare la capacità vaccinale, senza parlare del tracciamento. Venite voi a dare spiegazioni alle persone che si arrabbiano perché fanno le code o perché vogliono il vaccino. Venite voi a gestire le continue provocazioni di chi scarica la sua posizione rispetto ai vaccini sull' operatore. Vengano il Generale Figliuolo e il Presidente Cirio".
"L'emergenza - conclude il Nusind - è di tutto il sistema e non solo del pubblico. Venite voi a spiegarlo alla gente arrabbiata che anche in questo caso se la prende con gli operatori".
"Leggiamo che il Piemonte sta procedendo in maniera veloce con la somministrazione della terza dose, con una percentuale di 3 punti sopra la media nazionale. Bene. E’ necessario tuttavia sottolineare che questo non sta proteggendo gli ospedali, né i pazienti non Covid. Perchè, nonostante i numeri di ricoverati alti ma non ancora allarmanti, gli esami e le visite non urgenti sono state sospese in molti presidi, per coinvolgere i medici ospedalieri nella campagna vaccinale", gli fa eco la segretaria regionale del sindaco dei Medici, Anaao Assomed, Chiara Rivetti, in una nota rivolta direttamente al presidente della Regione Alberto Cirio.
"Mentre da un lato si delibera di coinvolgere i neolaureati nei Pronto Soccorso, dall’altro si mandano senza remunerazione e in orario di servizio medici specialisti con anni di esperienza, distogliendoli da attività complesse, negli hub vaccinali. Per ri-attivare quello del Valentino, per esempio, l’AOU Città della Salute ha deciso di impiegare 25/30 medici dell’eccellenza ospedaliera delle Molinette, che è il presidio di riferimento per molte patologie ad alta complessità del Piemonte".
"Le chiediamo - scrive Anaao Assomed a Cirio - di intervenire al più presto per ripristinare il giusto utilizzo delle migliori competenze mediche: non possiamo mandare neurologi, oculisti, cardiologi etc a vaccinare invece che occuparsi dei loro pazienti. Essere la Regione che vaccina di più conta, ma non molto, se poi saremo la peggiore per le liste d’attesa o mortalità non Covid".
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