Chi è la ‘signorina’, voce finora anonima che potrebbe essere la testimone chiave del delitto Nada Cella? Una domanda che si pongono in molti, su cui ieri si è focalizzata la trasmissione di Raitre ‘Chi l’ha visto?’, che ha dedicato un’ampia pagina della puntata al caso.
Ospite della trasmissione condotta da Federica Sciarelli è stata Silvana Smaniotto, madre di Nada Cella, a cui sono stati fatti risentire gli audio della conversazione telefonica anonima diffusa ieri dalla squadra mobile, nel tentativo di ritrovare la possibile testimone chiave dell’inchiesta.
Durante la puntata sono stati analizzati diversi elementi, a partire dai bottoni ritrovati in casa di Annalucia Cecere, sospettata dell’omicidio. Bottoni identici, ma diversi per dimensione rispetto a quello trovato sulla scena del crimine la mattina del 6 maggio 1996, giorno in cui Nada Cella è stata assassinata nello studio del commercialista per cui lavorava, Marco Soracco, anche lui indagato, come l’anziana madre, per false dichiarazioni ai pm.
Silvana Smaniotto, in lacrime si è rivolta all’anonima che 25 anni fa, nel giorno stesso in cui fu uccisa Nada Cella, al telefono diceva: “Si conoscono, signora, è che stanno tutte zitte, perché eravamo in diverse. Io non faccio nomi perché c’eravamo in diverse, io non so perché le altre non parlano, ma eravamo in cinque”.
“Pensi un po’ che il sospetto mi è venuto il pomeriggio, quando l’ho saputo. Poi abbiamo parlato con qualche ragazza tra noi, e hanno detto ‘sì, ce l’ha l’ardire, perché quando dice che spacca la testa in due…”.
Secondo quanto emerso, la ‘signorina’ si sarebbe rivolta agli avvocati di Soracco, a un avvocato di nome Cella, forse perché pensava che fosse un parente della famiglia, e alla Curia. Mai però si è rivolta direttamente alla famiglia. “A noi non ha mai telefonato, - ha detto la madre di Nada Cella - io tra l’altro sono venuta a saperlo adesso, non ho mai saputo di questa cosa, non è mai uscita né sui giornali, né nessuno ce l’ha mai fatto sapere.
Non sapevamo niente, e adesso vorrei fare un appello: io volevo dire a questa signora, che ringrazio prima di sapere chi è, perché è importante. Vorrei dirle di farsi avanti, di non avere paura, di non temere niente e farmi un gran regalo se si facesse sentire e conoscere. Vorrei anche fare un appello alle altre quattro donne di cui parla. Sono rimasta un po’ così perché pensavo lo sapesse solo lei, e invece le altre quattro persone non si sono mai fatte sentire da quello che so. Quindi le inviterei col cuore a testimoniare anche loro”.
Sempre riferendosi alla donna misteriosa: “Ha fatto il suo dovere secondo me, ma le chiederei di fare un altro passo, vorrei conoscerla”, conclude la donna, con la voce rotta dal pianto.
La conduttrice di ‘Chi l’ha visto?’ ha poi detto che da suggerimenti giunti in redazione ‘signorina’ potrebbe essere sinonimo di donna delle pulizie, ma anche di suora. Questo spiegherebbe il perché si sarebbe rivolta alla curia.
Federica Sciarelli ha così chiesto alla madre di Nada Cella, se questa donna e le altre citate nella telefonata potessero appartenere a un gruppo di preghiera: “Gruppo di preghiera? Non lo so, non ho capito, in macchina a quanto pare era sola, dove si sono ritrovate tutte e cinque?”, si chiede Silvana Smaniotto.
A un certo punto della trasmissione è stata mandata in onda una telefonata arrivata alla redazione di ‘Chi l’ha visto?’, in cui una interlocutrice parla di Annalucia Cecere: “Questa non aveva niente, poi un bel giorno sono arrivati salotti cucine a casa. È stata per un po’ di tempo lì e poi è sparita e non si è più vista”. Questa signora dice che con Soracco andava a ballare: “Lei stessa mi aveva asserito che andava a ballare al ‘Dolce Vita’ a Recco… non so dove sia, verso Uscio con il dottor Soracco. Le ho prestato anche un vestito io, nero una sera”.
Commenti