E’ iniziata la festa al comitato di Stefano Lo Russo. Mentre ci si avvicina all’ufficialità dell’incoronazione del primo cittadino, due ex sindaci come Piero Fassino e Sergio Chiamparino hanno commentato i primi risultati ufficiosi.
Chiamparino: "Stefano dovrà essere il sindaco di tutti i torinesi"
“Credo sia una grande vittoria di Torino, che alle lusinghe dell’effimero ha saputo contrapporre e scegliere la concretezza dell’esperienza e della competenza” è il commento di Chiamparino. “Se siamo preoccupati dalla scarsa affluenza? Certo, è un problema che dovrà essere affrontato. Stefano dovrà essere il sindaco di tutti i torinesi, anche di quelli che non sono andati a votare” ha precisato l’ex presidente della Regione.
Fassino: "Mai avuto dubbi su questa vittoria"
“Non ho mai avuto dubbi circa la sua vittoria” ha affermato Piero Fassino. “E’ stata una campagna elettorale straordinaria, gli elettori hanno capito che Stefano ha un’esperienza amministrativa che gli permetterà di essere un grande sindaco”. “Il compito di un sindaco è essere il sindaco di tutti. Stefano ha ascoltato i cittadini in campagna, la la bassa affluenza ci impone di riflettere e di capire come superarla. Bisogna recuperare la fiducia di chi oggi non ce l’ha” è il pensiero di Fassino sulla bassa affluenza.
Carretta: "Sapevamo di potercela fare"
Felice il segretario provinciale del Pd Mimmo Carretta: “Anno dopo anno giorno dopo giorno è cresciuto in noi la consapevolezza di poterla fare: eravamo convinti di avere il candidato migliore. Abbiamo risposte con le idee, scendendo in piazza contro chi è venuto qui a diffondere odio e alimentare paure. noi abbiamo fatto delle proposte: la città ci ha premiato”. Sull’astensionismo, Carretta ha poi aggiunto: “Stefano avrà una grossa responsabilità: di parlare anche a quella città che non è andata al voto. La citta non è andata al voto non per pigrizia, ma per scelta: evidentemente il malessere che serpeggia nella pancia di città è un malessere importante, di cui bisogna tenerne. Oggi c'è grande soddisfazione, perché sono anni che ci stiamo lavorando: oggi è davvero tanta roba”.
Castellani: "I futuri sindaci a cena da me prima delle elezioni"
"È un bel segnale per Torino, - ha commentato l'ex sindaco Valentino Castellani - città medaglia d'oro per la Resistenza. C'è molto da fare, in questo Damilano ha ragione". Castellani ha poi raccontato un aneddoto: "La sera prima delle elezioni ho sempre invitato a cena i candidati sindaci: Chiamparino è venuto due volte, Fassino solo la prima e la seconda volta no e perse. Lo Russo è venuto sia alla vigilia del primo turno, che del ballottaggio: mia moglie gli ha preparato".
Furia: "Gestito conflitto e arrivati a determinazione comune"
"Noi - gli ha fatto eco il Segretario Regionale del Pd Paolo Furia - siamo sempre stati considerati più litigiosi di tutti. Abbiamo gestito il nostro conflitto e siamo arrivati ad una determinazione comune a maggio: da li siamo stati un suol uomo e donna. La destra aveva scommesso su persona: facevano finta di essere uniti".
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