"Sono emozionato come se fosse la prima volta perché dopo due anni di assenza, anche se abbiamo fatto eventi online e progetti per le scuole, tornare in presenza è un'altra cosa, il mondo del libro ritrova la sua casa e il Salone di Torino è il primo evento editoriale che viene fatto”. A dirlo è il direttore del Salone internazionale del Libro, Nicola Lagioia, a margine dell’inaugurazione della kermesse con la sua edizione 2021.
"Torino e l'Italia fanno da apripista e questo è motivo di orgoglio", ha aggiunto sottolineando che "la cosa importante è il ritorno alla normalità. Quest’anno non è un'edizione in cui dobbiamo fare numeri record ma ritrovare la nostra comunità. È un'edizione che passerà alla storia perché segna un prepotente ritorno alla normalità", ha osservato ancora.
Appendino: "Chiudo in bellezza. So quanto i torinesi amino questo evento"
"Per Torino questo è il Salone della rinascita", ha invece dichiarato la sindaca Chiara Appendino, al suo ultimo evento con la fascia tricolore al collo. "Abbiamo già visto in passato quanto i torinesi amino questo evento", ha proseguito Appendino. "Io ho iniziato il mio mandato da sindaca con l'edizione dell'Orgoglio, in cui sfidavamo Milano, e lo finisco con l'edizione della Rinascita: un bel messaggio per me e per tutta la città".
Cirio: "Il Salone è una delle meraviglie del Piemonte"
"Credo che questa sia la prima inaugurazione normale che faccio da quando sono presidente della Regione perché poi è arrivato il Covid", ha commentato il Presidente della Regione Alberto Cirio. "Il Salone del Libro è una delle meraviglie del nostro Piemonte: non sono mai riuscito a viverlo nella sua interezza".
Bianchi: "Leggere è la conquista della parola"
Presente al Salone anche il ministro dell'istruzione Patrizio Bianchi, che ha commentato entrando all'Oval: "Essere riusciti a fare un Salone di questo tipo, in questo momento, è un segnale straordinario di fiducia del Paese". "È importante leggere - ha aggiunto dal palco inaugurale - perché è la conquista della parola: bisogna indurre i nostri ragazzi a leggere i libri, dove si sviluppano storie di persone che hanno dei drammi. È bene che tutti insieme ricostruiamo le nostre biblioteche scolastiche, dove è bene ritrovarci per cercare un altro libro che ci ricorda qualcosa in più. Dopo la pandemia nasce un paese nuovo, nasce questa Supernova che da l'orgoglio a tutti i cittadini di essere italiani".
E insieme a lui, c'è anche il titolare del dicastero alla Cultura, Dario Franceschini: "Non è solo il salone di Torino: deve essere riconosciuto come il Salone di tutto Paese. È un grande simbolo di ripartenza: ci sono i bambini e ci saranno le sale piene. Merito anche di green pass e vaccini".
Viale: "Dedichiamo questa apertura a noi e alle nostre paure"
A prendere la parola in apertura il presidente dell'Associazione Torino la Citta del Libro Silvio Viale, che ha voluto dedicare questa inaugurazione "a Simone e Alex che si occupano del video, Lorenza e Silvia che sono in segreteria. Dedichiamo questa apertura a tutti noi e alle nostre paure: ascoltavano ogni sera i bollettini dei contagi, stretti tra i ristori e la cassa integrazione. Se la nostra categoria ha retto è perché avevamo la speranza di aprire il Salone". Viale ha poi letto una lettera inviata dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che ha sottolineato come nel "Covid i libri sono stati il rifugio per i cittadini: laddove ci costringeva ad allontanarci dagli altri, il libro ci ha permesso di avvicinarci a storie nuove e mondi inesplorati". "Sono un veicolo - ha aggiunto - di conoscenza e crescita civile: è il motore di crescita della società ed economia. Per questo è necessario che l'opera culturale sia rispettata e che le piccole realtà editoriali siano difese, che il ruolo di presidio delle librerie di quartiere sia difeso, accanto alla capillare diffusione della vendita online nelle zone senza libreria. Questa edizione è dedicata a Dante: il mio augurio è che il mondo dell'editoria ritrovi lo slancio, rendendo gli italiani più colti e liberi".
Biino: "Torniamo a vivere di persona le nostre emozioni"
A salire sul palco poi il presidente del Circolo dei Lettori Giulio Biino: "Abbiamo vissuto un periodo troppo lungo dove il pubblico era rappresentato dallo schermo di un computer: il Salone e la sua comunità aspettavano questo momento dal maggio 2019". "Ora torniamo a vivere di persona - ha aggiunto - le nostre emozioni: oggi momento è di festeggiare. Il Salone apre le danze ad uno straordinario autunno torinese che arriverà con le Atp e la settimana dell'arte contemporanea".
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