Manifestazione e corteo in centro per lo sciopero generale con lavoratori e studenti. Ecco il racconto aggiornato minuto per minuto della giornata.
Ore 13.30 - Sciopero generale, il corteo si chiude in piazza Castello
Palazzo della Regione e fontane attive, come cornice dell'ultima tappa - quella conclusiva - dello sciopero generale che dalle 10 di questa mattina si è sviluppato tra le vie del centro della città. Da Porta Nuova a Palazzo Madama, con una partecipazione animata, ma sostanzialmente composta.
Gli unici momenti di tensione si sono vissuti davanti alla sede del MIUR, con gli studenti che hanno bruciato alcune immagini del governo, davanti alla sede Iren e davanti al Comune, con lancio di uova e vernici.
In serata, su quanto avvenuto, è arrivato il commento della sindaca Chiara Appendino: "Bruciare immagini e imbrattare edifici non ha mai portato merito ad alcuna manifestazione, né mai lo porterà. Al contrario, contribuisce a danneggiare l'immagine di una legittima protesta. Solidarietà al Premier Mario Draghi per gli episodi avvenuti oggi a Torino". Parole di condanna analoghe sono arrivate anche dal candidato sindaco del centrosinistra Stefano Lo Russo e da quello del centrodestra Paolo Damilano.
Ore 13 - Tappa davanti a Regio e prefettura: "Solidarietà alla Cgil, mettere fuori legge i neofascisti"
Tappa davanti al teatro Regio e alla prefettura per il corteo dello sciopero generale che si avvia a conclusione verso piazza Castello. "Condanniamo con fermezza l'attacco di Roma alla sede della CGIL - dicono nei megafoni -. L'antifascismo va praticato tutti i giorni, nel Paese. La messa fuori legge di tutte le organizzazioni neofasciste l'abbiamo già chiesta da tempo".
"Ma questo - aggiungono - non ci porta a fare sconti a una politica che in questi anni ha reso sempre più difficile scioperare e hanno creato precarietà".
Ore 12.30 - Tappa davanti al Comune: "Il prossimo sindaco ci avrà contro"
Scuole, asili, mense. "Sono tutte situazioni di precarietà che denunciamo da anni", dicono i manifestanti durante la tappa in piazza davanti al Municipio. "Li combattiamo dai tempi dei tagli di Fassino. E chiunque sarà il prossimo sindaco, ci avrà contro di lui, per difendere le persone ridotte alla precarietà di Fassino e poi Appendino. Entrambi sul banco degli imputati".
Durante la tappa davanti al Comune, da corteo è partito un lancio di uova contro le forze dell'ordine e contro il municipio. Imbrattati con della vernice anche i muri del palazzo e le auto della polizia. Accesi anche dei fumogeni.
Ore 11.43 - davanti alla sede di Iren: "Non paghiamo la crisi energetica"
Tappa davanti alla sede di Iren, in via Confienza, per il corteo dello sciopero generale che sta percorrendo le strade di Torino.
"Non paghiamo la crisi delle banche, ma nemmeno quella ecologica e ambientale che sta facendo schizzare in alto le bollette", dicono i manifestanti. "Le bollette aumentate è il solito scarica barile sulle famiglie e le fasce meno abbienti. Mentre si perdono posti di lavoro e mentre stanno per ripartire gli sfratti".
Ore 11.26 - il corteo si muove verso il monumento di Vittorio Emanuele
Si muove il corteo dello sciopero generale di Torino. Quasi un migliaio di persone si spostano da Porta Nuova verso il monumento di Vittorio Emanuele.
Nel mirino dei megafoni, soprattutto il governo Draghi, accusato di essere neo liberista. E si reclamano diritti "civili, prima che sociali".
Riflettori accesi anche sulla scuola ("dicono di aver fatto investimenti, ma chi ha visto un cantiere?")
E anche il green pass viene messo nel mirino. "Salute, istruzione, no green pass".
Ore 10.10 - Primi partecipanti al corteo
Dopo i disordini di Roma, Torino si prepara al primo corteo di piazza. Ritrovo davanti a Porta Nuova con almeno 500 persone e un numero crescente di partecipanti con il passare dei minuti, compreso il corteo di studenti partito da piazza Arbarello.
Ampio lo schieramento di forze dell'ordine, con camionette e agenti schierati in tutte le principali arterie di comunicazione della zona, da corso Vittorio Emanuele a via Sacchi.
Slogan e bandiere al vento, ma per il momento atmosfera tranquilla in attesa che parta il corteo che si muoverà tra le vie del centro.
Gli studenti hanno però bruciato bandiere e foto del premier Draghi davanti al Miur.
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