Giuseppe Spidalieri e Dario Mongiello hanno detto ‘no’ all’alleanza con Giuseppino Berti. Gli esponenti di ‘Pinerolo Trasparente’, dopo una serie di contatti con il centrodestra, che prevedevano un coinvolgimento anche nell’Amministrazione, con Spidalieri vicesindaco, hanno scelto di lasciare liberi gli elettori.
“Fare un accordo, non sarebbe stato rispettoso dei nostri elettori e coerente con la nostra scelta politica di correre lontano dai partiti” sottolinea Spidalieri, che è stato candidato sindaco della coalizione di ‘Pinerolo Trasparente’ e ‘Progetto per Pinerolo'. Gli fa eco Mongiello, che è stato il più votato della prima lista: “Abbiamo fatto una scelta di contrapposizione a logiche di potere, quindi non possiamo accettare apparentamenti e alleanze. Non siamo come il Pd e i Cinque Stelle che a livello nazionale hanno detto che non sarebbero mai andati insieme, poi hanno fatto l’inciucio”.
Anche Salvai, stamattina, ha incontrato Spidalieri, ma per un semplice colloquio. Il tavolo di trattative vero e proprio si sta aprendo con il Pd e si parlerà di questioni strategiche come il candidato alla carica di consigliere metropolitano, che i Democratici vorrebbero per loro. In attesa di capire gli sviluppi, Salvai ha lanciato un appello al centrosinistra di Silvia Lorenzino, stamattina, durante il suo comizio, ai margini dell’area mercatale. Non ha parlato solo di una convergenza contro la destra, ma di un confronto su temi strategici.
Se passasse l’alleanza, Salvai diventerebbe il riferimento del centrosinistra pinerolese. Una situazione diversa da quella di 5 anni fa, quando, nei panni di Davide contro Golia, aveva sconfitto al ballottaggio Luca Barbero (sostenuto da Pd, Moderati e Città Viva), grazie ai voti della sinistra e del centrodestra cittadino.
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