Si sono incontrati lì, di fronte a quella che è stata ribattezzata la "Tenda del lavoro", proprio di fronte alla sede della Regione. "Duello" ravvicinato tra Paolo Damilano e Stefano Lo Russo, candidati sindaco di Torino che entro una settimana si sfideranno al ballottaggio, cercando di ampliare i rispettivi campi politici di appartenenza di centrodestra e centrosinistra. E che questa mattina hanno incontrato alcuni dei quasi 400 lavoratori ex Embraco, che da anni ormai chiedono certezze sul loro futuro.
Damilano: "Vi faccio ricollocare entro giugno 2022"
Il candidato del centrodestra ha scelto di usare parole chiare, sbilanciandosi nei confronti dei lavoratori: "Non sono il sindaco imprenditore che mette su la fabbrica e vi assume, ma mi impegno a ricollocarvi tutti quanti entro giugno 2022, grazie ai miei amici imprenditori e alla rete di contatti che ho. Anche se non diventerò primo cittadino. E, se necessario, a prolungarvi la cassa integrazione", ha sillabato Paolo Damilano. "Siete stati presi in giro e il governo è stato poco attento a scegliere persone non affidabili".
Lo Russo: "Batteremo i pugni a Roma"
E su questo tema Lo Russo ha ribattuto: "Non sono un imprenditore e non posso prendere impegni di assunzioni. Ma mi pare un tema su cui tutte le forze politiche devono lavorare. Vogliamo cambiare completamente il modo in cui si instaurano i rapporti tra maggioranza e minoranza e la collaborazione istituzionale deve essere prioritaria".
"Possiamo porre all'attenzione della Regione e del governo la questione occupazionale - ha aggiunto Lo Russo -. I lavoratori Embraco, che seguo da tempo, non chiedono sussidi, ma lavoro e un riavvio della loro attività. Hanno competenze e professionalità che non vanno disperse. Il sindaco non può agire in prima persona, a deve tenere accesa l'attenzione". Battere i pugni a Roma, dunque? "I sindaci devono fare questo e il ruolo della città deve tornare a essere grande. Serve un grande patto per lo sviluppo, forte anche nel confronto con il Governo. Le partite aperte sono tante: lavoro, industria, ma anche infrastrutture".
Impegno firmato e attimi di tensione
A entrambi i candidati, è stato fatto firmare dagli operai un impegno scritto in cui ribadiscono l'intenzione di difendere la causa dei lavoratori ex Embraco. Ma non è mancato qualche attimo di tensione: con l'appuntamento fissato alle 12 per entrambi, infatti, c'è stato qualche minuto di discrepanza tra Damilano e Lo Russo. Il candidato del centrodestra, dopo il dialogo con gli operai (in solitaria, essendo arrivato in leggero anticipo), ha fatto per andarsene e i lavoratori hanno cercato di trattenerlo almeno fino all'arrivo del suo diretto concorrente. Ne sono seguiti attimi di nervosismo, anche nei confronti dei lavoratori stessi, con un battibecco che si è placato dopo qualche minuto. Arrivato nel frattempo Lo Russo, tra i due c'è stata una cordiale stretta di mano, ma nulla di più.
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