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Eventi e Turismo | 09 ottobre 2021, 13:33

Pomaretto festeggia una vendemmia che fa ben sperare

Domani la festa al Ciabot, mentre i produttori si stanno preparando a raccogliere i frutti del loro lavoro, confidando nella bontà dell’annata

Pomaretto festeggia una vendemmia che fa ben sperare

Pomaretto si prepara a festeggiare la vendemmia, fra degustazioni e musica. Domani, domenica 10, a partire dalle 17, i vigneti del Ramìe, nel cui cuore sorge il Ciabot di degustazione, torneranno ad animarsi con la musica in terrazza del Dj Dallomo, mentre al Ciabot sarà possibile degustare vini e sapori del territorio, prenotando al numero 349 1889748.

“Invitiamo le persone a posteggiare in paese, e salire a piedi fino al Ciabot: l’opportunità di una passeggiata suggestiva fra i colori autunnali – spiega Alessandro Breusa, della Pro loco di Pomaretto –. È necessaria la prenotazione, anche in ottemperanza alle regole anti pandemiche che prevedono il distanziamento interpersonale, e ci sarà l’obbligo di green pass, con eventuali controlli a campione da parte delle autorità”.

Di anno in anno, la vendemmia si conferma essere evento sempre più importante, per Pomaretto, come racconta il primo cittadino, Danilo Breusa: “Quando sono diventato sindaco, nel 2009, Pomaretto aveva due produttori di vino. Oggi, sono diventati otto, e quasi tutti giovani: un ottimo segnale, che fa pensare al futuro”.

E quest’anno la vendemmia di Pomaretto è più che mai rivolta agli anni che verranno: «Si preannuncia essere una buona vendemmia, e una buona vendemmia determina risultati buoni per gli anni successivi, perché l’attività vitivinicola di Pomaretto si sta evolvendo, seguendo le richieste del mercato: a fianco del Ramìe, vengono prodotte delle bollicine, con uve bianche e rosé – precisa Breusa –. Quando parlo di futuro, mi riferisco al fatto che queste bollicine prevedono 36 mesi di invecchiamento, quindi questa vendemmia 2021 sarà in vendita fra la fine del 2024 e l’inizio del 2025”.

Di ottimismo e segnali positivi parla anche il produttore Daniele Coutandin: “In questo fine settimana, cominciamo la vendemmia. Ha piovuto poco, ma ha piovuto quando serviva – spiega Coutandin –. Quando piove poco, se la vite supera la siccità e non muore, l’uva è migliore, più alta di zuccheri. Nonostante problemi legati ad un fitoplasma che causa una malattia, la flavescenza dorata, che porta alla morte di alcune piante, questa sembra essere una buona annata, migliore di altre”.

Molto ottimista anche un altro produttore, Nicolò Refourn: “A parte qualche problema alle viti alle quote più alte, perché l’uva ha fatto gola a volpi, tassi e anche uccelli, e la scorsa primavera ai caprioli, sembra davvero essere una buona annata – sottolinea Refourn – Sto monitorando l’uva per verificare quando avrà raggiunto il grado zuccherino che intendo ottenere, probabilmente comincerò la vendemmia fra la metà e la fine della prossima settimana. L’escursione termica di questi giorni, con notti ormai freddine, ma giorni ancora molto caldi, favorisce lo zucchero nell’uva”.

Micaela Tatiana Truffa

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