In svantaggio al primo tempo, ma non per questo sconfitto. Si è mostrato ottimista Paolo Damilano, che a metà dello spoglio dei seggi si è recato in Comune per commentare i risultati del primo turno: “E’ un risultato storico, il centrodestra va al ballottaggio e questo è un dato rilevante. Dobbiamo lavorare in questi 15 giorni, c’è stato un grande astensionismo: dobbiamo portare più persone a votare il nostro programma e le nostre idee”.
Damilano davanti un periferia: “Dobbiamo raccontare meglio i loro problemi”
Impensabile non prendere in considerazione la scarsa affluenza nelle periferie, in particolare nelle Circoscrizioni 5 e 6 dove Damilano sembra comunque in vantaggio su Lo Russo in termini di consensi: “Lo stato di abbandono e delusione ha prevalso in termini numerici. Non ho mai fatto promesse, ma solo impegni: i problemi li conosciamo tutti. Sono la sicurezza, la casa, il lavoro. Dobbiamo riuscire a raccontarli meglio, incontrando le persone e spiegargli le nostre proposte”.
Damilano guarda ai Cinque Stelle? “No, parlo a tutti gli elettori”
Sulla possibilità di accordarsi con i Cinque Stelle o di rivolgersi al loro elettorato, Damilano ha precisato: “Non sono avvezzo a fare accordi, tecnicismi. Penso che dopo la pandemia, debba prevalere la serietà dei candidati nel voler realizzare una Torino migliore”.
Torino Bellissima la sorpresa: “I cittadini hanno capito la nostra proposta”
Buono, comunque, l’exploit raggiunto dalla lista civica del candidato sindaco di centrodestra, in linea, se non addirittura davanti, a Fratelli d’Italia e Lega: “I cittadini torinesi si sono ritrovati nella nostra lista civica, che al momento sta ottenendo un risultato buono: è la dimostrazione che la nostra proposta è stata apprezzata”. “Gli elettori - ha poi proseguito Damilano - hanno capito che possiamo realizzare i loro desideri. Non abbiamo preso voti ai partiti, è stato un voto unico andato alla coalizione. Non siamo una lista di protesta, siamo una lista del fare”.
Damilano: “Ribalteremo la partita al ballottaggio”
Con il ballottaggio tra due settimane già alle porte, Damilano si è detto convinto nel ribaltare lo svantaggio accumulato: “Credo di ribaltare la partita nel secondo tempo? Si, i dati sono simili. Sono due elezioni diverse, ora i cittadini dovranno scegliere tra due candidati. La partita è apertissima”. “Da domani batteremo le strade, marciapiede per marciapiede, convincendoli sulla qualità delle nostre proposte” ha aggiunto l’imprenditore.
Pandemia tra le cause dell’astensionismo secondo Damilano
Se il pessimo risultato in termini di affluenza è sotto gli occhi di tutti, secondo Damilano le ragioni sono da ricercare nella pandemia: “E’ prevalsa la paura in un momento in cui c’è la pandemia, la preoccupazione di andare in posti al chiuso. Gli anziani hanno timore, può essere che l’abbiano avuta anche per votare”.
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