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Politica | 24 settembre 2021, 11:08

Damilano: "Gli elettori non vogliono tatticismi politici". Lo Russo: "Ambiguità del centrodestra sui vaccini"

Faccia a faccia tra i due principali competitor nella corsa a sindaco di Torino su La7. Tanti i temi affrontati: dal Pnrr alla sanità, dal lavoro al futuro della città

Damilano: "Gli elettori non vogliono tatticismi politici". Lo Russo: "Ambiguità del centrodestra sui vaccini"

Un confronto pacato nei toni, ma non privo di punzecchiature e accuse reciproche, quello andato in onda questa mattina sugli schermi de La7, nel corso della trasmissione 'Omnibus', tra il candidato sindaco del centrosinistra, Stefano Lo Russo, e quello del centrodestra, Paolo Damilano.

I due principali competitor per Palazzo Civico hanno affrontato temi diversi, dal Pnrr alla sanità, dal lavoro al futuro di Torino.

Green Pass e vaccini

"Sono d'accordo con il primo ministro Draghi, la sua autorevolezza e capacità nel far capire che, da una parte non corriamo dietro con le siringhe a nessuno ma dall'altra bisogna certamente far ripartire l'economia e tutti noi vogliamo tornare a una vita normale", ha detto Damilano, in merito alla questione Green pass e vaccini e alle diverse posizioni all'interno dei partiti che lo sostengono. "I vaccini stanno dimostrando di funzionare - aggiunge - di lavorare contro il virus quindi credo che la strada migliore per un ritorno alla normalità sia certamente quella del vaccino. Poi, se c'è una parte di popolazione che decide di non vaccinarsi è altrettanto giusto che l'altra parte abbia diritto di poter tornare alla vita normale".
Alle sue parole ha replicato Lo Russo, lanciando il primo affondo. "Sono contento di sentire questo, ma a Torino le forze politiche che sostengono Damilano, che sono determinanti e sono quelle che lo tengono in partita, sono molto ambigue sul tema vaccinale e molto ostili a questo presidente del Consiglio e a questo Governo", con un riferimento nemmeno troppo velato a FdI.

 

Pnrr e ripartenza

"Saranno 5 anni fondamentali. Dobbiamo cercare di riuscire ad amministrare subito utilizzando al meglio i fondi del Pnrr, che saranno una grandissima opportunità ma saranno probabilmente anche l'ultima possibilità che avremo per far ripartire e rilanciare la città", ha dichiarato Damilano su un altro tema fondamentale come quello delle risorse europee. "Occorre ripartire dalla consapevolezza del fatto che le prossime non saranno elezioni normali, ma le più importanti dal dopoguerra a oggi. Avremo molte opportunità, Torino ha mille risorse e dobbiamo ripartire dalle nostre basi, il lavoro, l'industria. E contiamo molto anche sul fatto che può avere anche ambizioni come città universitaria. Sono tante le basi sulle quali ripartire", ha concluso sul punto. 

Per Lo Russo il tema della discontinuità rispetto al recente passato "è molto importante, noi ci candidiamo come centrosinistra in maniera decisa e determinata nel costruire una piattaforma e auspichiamo che la grande maggioranza degli elettori, comprese le persone che nel 2016 diedero fiducia al M5s e che adesso sono i delusi principali dell'esperienza di governo, possano dare il loro consenso alla nostra coalizione. Così come la larga fetta di elettorato moderato che non ha voglia di finire nelle mani di Salvini e Meloni che forse non sono propriamente una garanzia su temi come diritti o ambiente che sono quelli che stanno a cuore al centrosinistra", ha detto il candidato del centrosinistra, tirando in ballo i due leader dei principali partiti che sostengono Damilano.

"Il giudizio sull'amministrazione uscente non è sicuramente positivo - aggiunge Lo Russo, parlando della giunta uscente a Cinque Stelle - ed è largamente condiviso dalla stragrande maggioranza dei torinesi. Il centrosinistra si presenta con un proprio progetto a Torino e siamo convinti che la nostra proposta possa essere quella che può ridare slancio alla città". 

Tatticismi, politica e quartieri

"Più parliamo ai cittadini di accordi, accordicchi e tecnicismi della politica, meno riusciamo a realizzare le volontà degli elettori", ha replicato Damilano, con un riferimento neppure troppo velato ad una possibile intesa tra centrosinistra e M5S, in caso di ballottaggio. "La pandemia è un muro oltre il quale non dobbiamo più guardare al passato ma solo al futuro, pensando alla ripartenza e ricostruzione della nostra città. Visitando tutti i quartieri della città, percepisco da parte degli elettori che queste non saranno elezioni in cui si appassioneranno a quelli che sono tatticismi e tecnicismi della politica. I nostri elettori, vogliono sentir parlare di benessere, vogliono sentir dire che questa è veramente la grande occasione di ripartenza".

"Noi parliamo di lavoro, di casa, abbiamo formato una coalizione di tante persone diverse, con idee diverse - ha concluso Damilano - ma con il denominatore comune di dire cerchiamo di unirci e fare il bene della nostra città".

redazione

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