Sarà una Fiera "green", che sin dal suo claim ("Connessi con la natura") guarderà al sempre più attuale tema della sostenibilità, quella che si appresta a tirare la volata al turismo delle colline Unesco dopo gli ottimi numeri visti in estate: viatico – si spera – per una ripartenza che sull’onda delle vaccinazioni consenta finalmente di vedere la luce in fondo al tunnel della pandemia.
A illustrare contenuti e protagonisti della manifestazione in programma a partire dal 9 ottobre (e per nove settimane, "che dal prossimo anno potrebbero diventare dieci") sono stati poco fa la presidente dell’Ente Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba Liliana Allena, il sindaco albese Carlo Bo e il presidente regionale Alberto Cirio, protagonisti della conversazione a tre voci che ha chiuso la serie di interventi andata in scena nel corso della presentazione tenuta nel pomeriggio dal palco del Pala Alba Capitale di piazza San Paolo.
Una volontà precisa, quella di ripartire da Alba anche per l’anteprima del grande evento dell’autunno langarolo, come ha spiegato la presidente Allena, impegnata poi a passare in rassegna le direttrici con le quali la manifestazione declinerà il suo "nuovo corso". "Anni fa lanciammo un crowdfunding dedicato alla conservazione del nostro patrimonio tartufigeno – ha ricordato richiamando l’appello lanciato poco prima dal presidente del Centro Nazionale Studi Tartufo Antonio Degiacomi –. Era un messaggio un po’ futuristico, ma se noi vogliamo che tra vent’anni sulle nostre tavole ci sia ancora il tartufo bisogna iniziare a dedicare sempre maggiore attenzione a un tema che per noi oggi è diventato fondamentale".
Da qui, riferendosi a quella che sarà la principale novità di quest’anno, il progetto "Dawn to Earth", che collegando Alba col resto del pianeta porterà a dialogare tra loro personaggi del mondo dell’alta finanza, dell’innovazione digitale, dell’artigianato d’eccellenza, dell’alta moda, dell’arte, della musica, del design e della cultura e della cucina d’autore, chiamati a confrontarsi nel ciclo di incontri battezzato “Sostenibilità Incrociate”.
Ma anche il percorso che vede l’Ente Fiera puntare alla certificazione ISO 20121. Un cammino per il quale l'organismo di promozione, peraltro oggetto della riorganizzaione allo studio della Giunta Bo, si è affidato a Bureau Veritas Italia, chiamato a vigilare sull’implementazione di un sistema di gestione della rassegna rispettoso dei requisiti previsti dallo standard internazionale sulla gestione sostenibile degli eventi. Con l’obiettivo di minimizzare l’impatto sull’ambiente e al contempo massimizzare le ricadute positive di un simile approccio su persone e territorio.
Prima della presidente era toccato allo stesso primo citadino rivendicare la scelta di non rinunciare alla Fiera dello scorso anno. "Un’edizione – ha ricordato Carlo Bo – che in tre settimane aveva portato a 55mila pernottamenti sul territorio, portando agli operatori una fondamentale boccata d’ossigeno". Mentre proseguendo nella sua disanima il sindaco ha indicato la manifestazione alle porte come il miglior trampolino possibile verso "un 2022 che sarà di grande ripresa", con la capitale delle Langhe che in quell’anno punterà a confermare le diverse importanti manifestazioni già viste quest’anno in città – da "Collisioni" al "Rally di Alba" –, affiancandovi eventi di interesse nazionale e internazionale come le celebrazioni del centenario fenogliano e la "Global Conference on Wine Tourism" targata Unesco.
Analoghi auspici quelli arrivati da Alberto Cirio. "Sarà ripartenza vera, a differenza di quella dell’anno scorso", ha assicurato il governatore annoverando la rassegna albese (insieme all’astigiana "Douja d’Or", a "Cheese" prossimo al via a Bra, al "Salone del Libro" e alle "Atp Finals" di Torino) tra i grandi eventi in presenza che segneranno il ritorno alla normalità del Piemonte. "Anche grazie al green pass, che è uno strumento di libertà. E grazie ai vaccini, per i quali lunedì iniziamo con la terza dose, tra i primi in Italia".
Sempre al presidente regionale è quindi toccato svelare l’identità della personalità chiamata quest’anno a inaugurare l’evento: "Manca solo la conferma definitiva – ha spiegato –, per la quale servirà ancora un ultimo passaggio, ma contiamo di portare ad Alba il ministro Mara Carfagna, che nel Governo Draghi è la titolare della delega alla Coesione Territoriale, il ministro cioè che ha la disponibilità dei cosiddetti 'fondi di coesione'. Col sindaco di Alba stiamo lavorando a questo da tanto e siamo certi che la sua sarà una presenza molto concreta, utile a dare risposte a un tema fondamentale che qui abbiamo". La speranza, detto altrimenti, è che il taglio del nastro della Fiera possa portare con sé i denari che ancora mancano a portare la viabilità albese fuori dalle secche in cui si trova ormai da decenni – terzo ponte in testa –. Chissà che non sia la volta buona.
Eventi e Turismo | 14 settembre 2021, 21:52
Parla "green" il nuovo corso della Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba [FOTO]
Il tema della sostenibilità al centro della 91ª edizione del grande evento in programma dal 9 ottobre al 5 dicembre. Per il taglio del nastro si attende il ministro della Coesione Territoriale Mara Carfagna
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