Alla vigilia del ritorno in aula, anche in Liguria si ripropone uno dei problemi che già caratterizzava la scuola da prima della pandemia: le classi pollaio che in Liguria, si stima siano 622 prevalentemente negli istituti superiori. Al di là del green pass esteso anche ai genitori, il coordinamento docenti liguri teme il riproporsi dell'affollamento delle classi che, spiega Erica La Barbera, esponente del coordinamento: "E' un problema didattico prima che sanitario, è legato anche agli spazi, e il fatto che nella norma ci sia scritto che bisogna mantenere il metro di distanza dove sia possibile significa che sono previste deroghe".
Per tentare di arginare il problema delle classi pollaio, il governo ha stanziato fondi per incrementare l'organico del personale scolastico, ma, osserva La Barbera: "L'organico covid è previsto fino a dicembre, dopo cosa succederà?".
Per quanto riguarda il green pass, la docente spiega che all'interno del coordinamento non ci sia stata discussione sul merito: "Come insegnanti siamo vaccinati, ricordo che noi siamo stati i primi a chiedere il vaccino, perché la nostra regione era in ritardo rispetto alle altre. Chi non è vaccinato fa il tampone, non è stato un argomento di discussione. In questi giorni è stata presentata la piattaforma che dovrebbe garantire la privacy".
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