Contrastare l'uso e l'abuso di alcol e sostanze stupefacenti da parte degli automobilisti prima che si mettano al volante, in modo da prevenire gli incidenti stradali. E' l'idea del progetto presentato questa mattina dalla polizia municipale di Torino e dai Servizi sociali della Città, che presenta la novità di test in grado di rilevare la presenza di alcol e droga attraverso una sola goccia di sudore. Alla persona verrà chiesto di appoggiare il polpastrello su una cartuccia simile a quella che rileva le impronte digitali: dopo circa un quarto d'ora, ecco il risultato del test.
Finanziato per 450mila euro dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, il progetto "per la prevenzione e il contrasto all’incidentalità stradale alcol e droga correlata" partirà a settembre nelle zone della movida, a partire da largo Saluzzo e piazza Santa Giulia nella fase sperimentale, per poi espandersi a tutta la città. Sarà realizzato in collaborazione con il Dipartimento per le Dipendenze dell’Asl Città di Torino, il Dipartimento di Chimica dell’Università, il Centro regionale Antidoping “Bertinaria” e un raggruppamento di onlus con capofila Terra Mia, di cui fanno parte anche la Cooperativa Sociale Alice, l’Associazione Aliseo, il CNCA – Coordinamento Piemontese e Ligure Comunità di accoglienza, il Gruppo Arco, l’Associazione Gruppo Abele onlus e la Cooperativa Sociale Frassati.
"Con questo progetto – ha spiegato il comandante della Polizia municipale, Emiliano Bezzon – ci poniamo l'obiettivo di contrastare il fenomeno della condotta dei veicoli in stato di ebbrezza o di alterazione conseguente all'assunzione di sostanze stupefacenti”. Come? “Attraverso una serie di attività di controllo, anche notturno, lungo le strade e nei luoghi di socializzazione e di ritrovo, nonché mediante la realizzazione di specifiche campagne informative".
Prevenzione, sensibilizzazione e comunicazione risultano essere gli elementi chiave del progetto e, in tale ottica e tra le altre cose, sono previste iniziative finalizzate a promuovere stili di vita responsabili, avviare collaborazioni con i gestori dei locali e gli organizzatori di eventi, realizzare e diffondere materiale informativo, digitale e non, destinato soprattutto ai giovani, organizzare incontri formativi nelle scuole con personale specializzato della Polizia Municipale e, in collaborazione con l’Università di Torino, attivare percorsi di formazione per agenti della Polizia municipale, medici e personale sanitario in relazione alle attività di controllo con la sperimentazione di nuove tecniche di accertamento.
Ogni istituzione, ente e associazione coinvolta nell’iniziativa si occuperà di una specifica parte del progetto. "Si è scelto di porre attenzione ai giovani, anche considerato il particolare momento, facilitando la dimensione dell’incontro e della relazione con interventi di prossimità nei contesti di vita e divertimento, in sinergia con l’Asl Città di Torino e il privato sociale", sottolinea il direttore della divisione Servizi sociali, Monica Lo Cascio.
L’Asl Città di Torino e la cordata di enti con capofila Terra Mia attraverso l’impiego di un camper o di banchetti posizionati all’interno di locali o in luoghi che ospitano festival e grandi eventi effettueranno azioni di counseling individuali o di gruppo, misurazioni del tasso alcolemico, somministrazione di questionari a tema, distribuiti alcoltest monouso.
La formazione dei soggetti operanti e l’analisi e divulgazione dei risultati ottenuti tramite test, saranno curate dall’Università degli Studi di Torino. Il Centro Antidoping “A. Bertinaria” avrà il compito di prelevare campioni “on site” per accertamento probatorio e analisi di conferma in laboratorio.
Infine, la Polizia Municipale si occuperà dell’organizzazione di incontri formativi nelle scuole e del coordinamento del progetto, compresa la mappatura delle località di intervento, la pianificazione dei controlli notturni e la formazione di personale qualificato per lo svolgimento delle attività di accertamento con la sperimentazione (per alcoltest e uso di stupefacenti) di nuove tecniche basate sull'analisi del sudore corporeo, in comparazione con l'analisi della saliva.
Le attività previste dal progetto, terminata la fase di programmazione e coordinamento tra i vari enti e le associazioni, saranno avviate nel corso dell’autunno.
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