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Politica | 29 luglio 2021, 18:20

Dalle Vallette a Porta Palazzo, pioggia di milioni sulle “periferie esistenziali”: così cambia il volto di Torino

Grazie ai fondi Pinqua, l’amministrazione investirà 45 milioni di euro anche in corso Racconigi. La gioia di Appendino: “Non lascio un’eredità, ma un percorso. Sono sicura che nell’ambito di questo solco, questi interventi continueranno dopo di me”

Dalle Vallette a Porta Palazzo, pioggia di milioni sulle “periferie esistenziali”: così cambia il volto di Torino

Non lascio un’eredità, ma un percorso”. A poche settimane dal termine del mandato da sindaca, Chiara Appendino ottiene uno dei risultati più importanti della sua amministrazione: i fondi Pinqua, infatti, permetteranno di riqualificare quelle periferie esistenziali che  più volte la prima cittadina ha citato nei suoi cinque anni di mandato.

I fondi Pinqua e come verranno spesi: il progetto 

Le aree di intervento scelte saranno tre: corso Racconigi, Porta Palazzo e le Vallette. L’obiettivo degli interventi che verranno realizzati con i fondi Pinqua entro il 2026 è quello di “migliorare la qualità dell’abitare sul territorio” come affermato da Sonia Schellino, vice sindaca di Torino. Importante, in tal senso, la collaborazione con Atc. I lavori infatti partiranno proprio dagli edifici di Atc, come nel caso delle case popolari di corso Racconigi o delle Poste Italiane di piazza Montale, dove si procederà con la messa in sicurezza degli spazi, l’abbattimento e la ricostruzione di alcune strutture e con diversi interventi “collaterali” come la manutenzione del mercato rionale di corso Racconigi, l’efficientamento energetico della scuola di via Bardonechia, l’introduzione della zona 20 e delle piste ciclabili.  Il tutto, senza consumare suolo. “Abbiamo scelto Porta Palazzo, Vallette  e corso Racconigi perché sono spazi in cui avevamo iniziato un percorso di riqualificazione in questi anni. Queste risorse ci permetteranno di intervenire in termini più ampi e migliorare la qualità della vita nelle periferie esistenziali” ha commentato entusiasta Appendino.

Nel prossimo quinquennio Torino potrà contare su risorse mai avute prima

Le risorse del progetto Pinqua (45 milioni), che si andranno ad aggiungere a quelle porte dai progetti AxTo, React (82 milioni di euro), al fondo complementare per la biblioteca Valentino (100 milioni di euro) e al Pnrr, nel prossimo quinquennio porteranno a Torino risorse mai viste negli ultimi 10 anni. “Da torinese sono felicissima che arrivino queste risorse, lo sono da sindaca uscente. Poter dire che arriveranno 15 milioni su Vallette, che da quindici anni aspettava un intervento, significa cambiare la vita di un quartiere o di uno spazio pubblico” ha spiegato Appendino. “Poi tagliare il nastro non fa la differenza, l’importante è porre le basi e sono felicissima che entro il 2026 qualcuno taglierà il tasto del nuovo quartiere di Vallette” ha sottolineato la prima cittadina. Da qui la riflessione su chi verrà dopo di lei: “Non lascio un’eredità, ma un percorso a cui si aggiungono ingenti risorse e sono sicura che nell’ambito di questo solco questi interventi continueranno”.

Il bilancio di Appendino

La presentazione del nuovo piano di interventi è stata l’occasione per una sorta di bilancio di fine mandato: “In 5 anni di lavoro abbiamo posto le basi: con le risorse che avevamo ed erano poche, abbiamo disinnescato delle bombe sociali. Penso al Moi, al campo di via Germagnano. Con i fondi di AXto abbiamo fatto interventi in stile agopuntura”. Nonostante gli sforzi profusi, qualche criticità rimane. Un esempio? Torino Nord. Appendino ha però spezzato una lancia in favore di una zona che verrà attenzionata nei prossimi anni: “Grazie al Governo arriveranno i fondi per la metro 2, i cui lavori partiranno nel 2023”.  

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Andrea Parisotto

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