“Oggi è una giornata triste. Passerà, ma sono cose che ti segnano perché poi uno non lavora più tranquillo” sono parole amare quelle di Emiliano Barbato titolare dell’Apicoltura Bee Slow di San Germano Chisone. Nella notte ignoti hanno portato via 23 dei 35 alveari che si trovano nel prato in zona Zaniboni a Villar Perosa, vicino all’ex Statale.
“In Val Chisone non era mai successo, ma è un fenomeno che in Piemonte e in Italia si sta registrando – sottolinea Barbato –. È un momento difficile per chi produce api e questa è stata una stagione particolarmente impegnativa. Qualcuno che non è della zona avrà pensato di ‘aggiustarla’ portandosi via le mie api”. Bee Slow è una realtà giovane, attiva da circa 7 anni e che ha già ricevuto diversi riconoscimenti. La maggior parte degli alveari si trovano a San Germano Chisone, poi ce ne sono in Alta Valle e appunto a Villar Perosa.
“Io li controllo tutti i giorni e stamattina ho fatto la brutta scoperta, che ho denunciato ai carabinieri – racconta –. I miei colleghi mi hanno subito telefonato e sono molto preoccupati, perché oggi è successo a me, domani potrebbe succedere a loro”.
In un alveare ci possono stare dalle 50 alle 80mila api: “Il danno si aggira dai 6 agli 8mila euro, perché avevo ancora del miele da raccogliere. Inoltre il problema è per la stagione futura, perché non avrò quelle api per produrre. Il dispiacere, oltre al danno economico, è per il lavoro che è andato in fumo e tutti i sabati e le domeniche che spendo tra i miei alveari”.
Intanto l’amico Matteo Vercellone ha lanciato una raccolta fondi su Facebook a questo link.
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