“Abbiamo perso un grande” così il capogruppo Ana (Associazione nazionale alpini) di Luserna San Giovanni, Dario Morina, commenta la morte dell’amico e ‘collega’ Paolo Golzio. Scomparso domenica 18 luglio, a 57 anni, a causa di una patologia tumorale, Golzio quest’anno aveva ricevuto la medaglia d’argento perché capogruppo per dodici anni consecutivi della sezione Ana di Bibiana a cui era iscritto dal 1994.
All’interno del gruppo, del mondo del volontariato e delle associazioni bibianesi, la sua scomparsa ha lasciato il vuoto: “Era molto benvoluto e lo dimostra la partecipazione che c’è stata al funerale di martedì 20 luglio” sottolinea per il gruppo alpini di Bibiana, Sergio Priotto.
Nella vita di Golzio non sono mancati i lutti importanti, come quello della madre quando era ancora bambino: “Nonostante tutto non faceva mai pesare i suoi problemi – ricorda Priotto –. Era sempre impegnato e volenteroso”.
Fu lui, assieme al diacono Gino Giraudo a fondare il gruppo Caritas locale, ed era in prima linea per le giornate di raccolta fondi per l’Airc (Associazione italiana per la ricerca sul cancro) attraverso i banchetti con le azalee e con le ‘arance della salute’. “È paradossale: pur essendo ben più piccolo del nostro, il gruppo di Bibiana era anche più attivo – ammette Dario Morina –. Questo succedeva perché Paolo era un trascinatore”.
Il suo contributo alla vita del paese è riconosciuto anche dalle altre associazioni: “Spiccava per la sua disponibilità – racconta il presidente della Pro loco di Bibiana, Piero Caffaro –. In particolare avevamo collaborato assieme per la cena pro terremotati del 2016”. I 1.500 euro raccolti quella sera erano stati destinati al fondo dell’associazione nazionale alpini per aiutare i paesi colpiti dal sisma.
Un altro degli impegni di Golzio era stato il restyling del monumento ai caduti delle guerre vicino al cimitero: “In occasione dell’anniversario della fine della prima guerra mondiale, celebrato nel 2018, aveva lavorato affinché i monumento del 1978 fosse messo a nuovo” ricorda Sergio Priotto.
Ma tra le attività a cui più teneva forse c’era la consegna dei doni ai bambini due scuole dell’infanzia e al nido di Bibiana, come rivela Priotto: “Era sempre pronto ad occuparsi dell’approvvigionamento dei regali che poi un nostro socio, vestito da babbo natale, consegnava agli alunni”. E poi non mancava alle adunate nazionali e alle ricorrenze dei vari gruppi: “Era partecipe e ben disposto a organizzare i pullman per partire – sottolinea Dario Morina – senza paura di chiedere agli altri aiuto e consiglio”.
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