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Sport | 17 luglio 2021, 10:26

Calcio. La Vadese dice no all'offerta del Vado: "Rimaniamo a Quiliano. Continueremo comunque a crescere"

Ecco la presa di posizione della società azzurrogranata

Calcio. La Vadese dice no all'offerta del Vado: "Rimaniamo a Quiliano. Continueremo comunque a crescere"

“Sia ben chiaro che la nostra società non ha mai preso in considerazione l’idea di tornare a giocare al Chittolina sfruttando l’onda delle polemiche becere e sterili di questi giorni“ dichiara il presidente Brunasso “La nostra società, nel rispetto degli impegni presi in precedenza, pertanto rimarrà a giocare al Picasso di Quiliano onorando gli accordi con la polisportiva che ha da sempre avuto un atteggiamento collaborativo con la nostra società sin dalla nostra nascita e che in questa fase difficile ci ha sempre teso una mano”.

Con questo comunicato la Vadese ha di fatto chiuso la porta all'invito del presidente del Vado, Franco Tarabotto, pronto ad offrire la disponibilità del Chittolina agli azzurrogranata pur di spegnere il focolaio di polemiche generato dalla subconcessione negata dall'amministrazione comunale al Savona Calcio.

A corredo il presidente Sergio Brunasso ha voluto precisare alcuni aspetti.

"Queste discussioni non fanno bene a nessuno e credo stanchino anche chi le legge, ma è opportuno fare alcune precisazioni rispetto a quanto ha dichiarato ieri il presidente Franco Tarabotto.

Nel primo incontro, l'esponente della società che ha parlato con lui era Tony Saltarelli, fondatore e direttore generale del club. Tutti sanno il ruolo che Tony ha all'interno della Vadese e il suo background nel calcio dilettantistico. Anche i toni da lui assunti non sono stati sprezzanti come dichiarato, per cui non c'è stato bisogno di scusarsi per ciò che non è avvenuto.

Se ci sono antipatie personali non posso farci nulla.

La nostra richiesta per il "Chittolina" per la seconda stagione comprendeva tre allenamenti, come nell'annata precedente, più la partita e la preparazione precampionato. Un mese e mezzo più tardi abbiamo ricevuto una lettera sintetica, di poche righe, dove ci veniva negata la subconcessione. Poco dopo, via mail, ci è stato offerto lo stadio "Dagnino", rifiutato a causa dell'assenza delle tribune: ci è apparsa di fatto una proposta provocatoria.

Sul discorso relativo alla nostra rosa poi c'è poco da dire: i ragazzi per la maggior parte sono di Vado, Quiliano e Savona, più due elementi di Albissola e uno di Celle Ligure.

In merito alle leve giovanili, infine, è giusto precisare come l'accordo con la Baia dei Pirati fosse già stato stipulato prima dell'incontro in Comune, per cui i nostri bambini non avrebbero comunque calcato il manto del Chittolina.

L'ultima riflessione la pongo su alcune voci che ho sentito in questi giorni. La Vadese non sparirà, i nostri sponsor ci stanno continuando a sostenere e la nostra intenzione di crescere è più salda che mai".

redazione

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