La scelta di aprire le porte del salotto di Varese ai tifosi dell’Italia non per tutti è stata una buona scelta. Ascoltando questa mattina i pareri degli insoddisfatti, i motivi delle critiche sono due. Primo: mettere a disposizione un maxi schermo in un momento così delicato, con i contagi in aumento causa variante Delta, è suonato come un invito a ritrovarsi e festeggiare. Secondo: fa discutere la location scelta dall’amministrazione, ossia i Giardini Estensi.
«Sono il nostro gioiello, un patrimonio che va protetto e tutelato – dice l’ex vice sindaco Daniele Zanzi – Sono sempre stato contro l’ospitare qualsiasi tipo di evento ai Giardini, dagli animali alle auto storiche, a maggior ragione una partita di calcio».
L’area scelta dall’amministrazione è quella della tensostruttura, già dotata di maxi schermo e organizzata per ospitare eventi in sicurezza. Duecento i posti a disposizione, tutti sold out in poche ore, ma i tifosi si sono comunque assembrati tutto intorno allo spazio, invadendo le aiuole e le aree gioco dei bambini. Due ore di euforia i cui effetti erano ben visibili questa mattina, con le bottiglie di vetro e i cocci disseminati dalla tensostruttura fino a villa Mirabello, immondizia di vario genere nelle aiuole e alcuni giochi dei bimbi danneggiati.
«Io non avrei mai permesso una cosa del genere - insiste Zanzi – Per fortuna non è successo nulla di grave, ma è un rischio che non si può correre. I Giardini Estensi non possono essere utilizzati per ospitare eventi, "perché si fa bella figura”. Sono dei Giardini di pregio e come tali vanno trattati».
Nulla comunque che non si possa sistemare con un paio di giorni lavoro (leggi QUI): l'unico addetto alle pulizie sta operando da questa mattina all'alba per cercare di riconsegnare almeno l’area giochi ai bambini, togliendo l’immondizia e i vetri rotti.
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