Il Nazionale

Cronaca | 29 giugno 2021, 18:26

Dichiarazione dei redditi sulle vetrine dei negozi, Campanino: "Non siamo evasori"

Scoppia la polemica dopo il consiglio comunale di ieri sera a Chivasso

Dichiarazione dei redditi sulle vetrine dei negozi, Campanino: "Non siamo evasori"

"Non sono un evasore. Sono un cittadino". Sono queste le parole a caldo di Giovanni Campanino a seguito del consiglio comunale di Chivasso, svoltosi ieri sera, 28 giugno.

 particolare, il presidente dell' Ascom risponde alle dichiarazioni dei consiglieri Scarano e Marino riguardanti la situazione reddituale dei commercianti.

"Ieri sera in consiglio comunale è stata scritta una delle pagine più brutte, antipatiche e scorrette della recente storia della politica locale chivassese in merito al commercio ed ai commercianti - dice Campanino -. Gli interventi del consigliere Scarano prima e Marino dopo screditano ed offendono tutti gli operatori commerciali, definendoli platealmente degli evasori fiscali. Il consigliere Marino vorrebbe addirittura che le dichiarazioni dei redditi venissero appese alle porte dei negozi, così come fu fatto negli anni '70. Il consigliere Scarano dice apertamente che la categoria non dichiara correttamente i propri redditi". Ha usato una sola parola. "Ridicolo".

"Ridicolo sentire queste affermazioni oggi, dopo tutto quello che è successo al commercio negli ultimi dieci anni, dopo quello che ha subito negli ultimi 18 mesi. Ridicolo sentire contrapposti i commercianti ai cittadini, come se i commercianti non lo fossero. Ridicolo parlare di evasione fiscale da parte loro quando l'Agenzia delle Entrate ha tutti gli strumenti telematici per effettuare i controlli e gli accertamenti del caso. Non si può negare che qualcuno nella categoria dei commercianti evada le tasse, come non si può negare che qualcuno nella categoria dei politici sia corrotto; senza la giusta onestà intellettuale allora potremmo dire che se i commercianti sono evasori, i politici sono corrotti". Sostiene che il commercio dovrebbe essere tutelato e non attaccato. "Il commercio oggi è una fonte di lavoro e di ricchezza per il territorio e per la città. Un punto di partenza obbligato per sviluppare il turismo di prossimità - continua -. Quello che ci dispiace è il silenzio della amministrazione comunale che non ha preso le giuste distanze da queste posizioni".

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