"Se lo ha fatto, vuol dire che ci saranno state ragioni valide: non credo che la Santa Sede si muova così scompostamente. Credo ci siano sotto delle ragioni molto valide, su cui ovviamente bisogna cercare di trovare un accordo". Così Monsignor Cesare Nosiglia, a margine della presentazione della nuova residenza temporanea Ma.Ri House, commenta l'opposizione della Santa Sede al ddl Zan.
Il Vaticano avrebbe chiesto al Governo di "rimodulare" il disegno di legge contro l'omotransfobia perché come è ora potrebbe configurare una violazione del Concordato, mettendo a rischio "la piena libertà" della Chiesa cattolica. "È compito della politica - ha aggiunto il vescovo di Torino - trovare accordi, anche se sembrano impossibili. Per quanto riguarda questa situazione, io mi auguro si possa trovare un accordo specifico".
Intanto contro il ddl Zan si è scagliata l'assessora regionale Elena Chiorino: "Il ddl Zan contiene una deriva liberticida e la più grande ipocrisia, ovvero la volontà di imporre a tutti un pensiero unico. Non è in questo modo che si combattono le discriminazioni e le violenze, ma promuovendo la cultura del rispetto a 360 gradi, senza la necessità di dover distinguere il genere. Nelle scuole è stata tolta l’educazione sessuale, non capisco perché oggi si debba inserire l'educazione al genere. Il ddl Zan si intromette in modo inaccettabile nel campo dell'educazione e della scuola, rendendo obbligatorio l'insegnamento, dalle materne alle superiori incluse le paritarie, della cultura 'gender', anche contro il parere dei genitori degli alunni. Ed è inaccettabile che lo Stato pretenda il monopolio dell'educazione dei nostri figli. Fratelli d'Italia chiede che venga rispettata la libertà di educazione delle famiglie senza alcuna intromissione".
Commenti