I residenti di Mirafiori Nord hanno deciso di agire per cercare di risolvere, o almeno migliorare, la situazione relativa agli insediamenti rom in corso Salvemini: hanno presentato una petizione al Consiglio Comunale nel tentativo di stimolare una risposta chiara e decisa al problema da parte delle istituzioni.
I cittadini: “Chiediamo dignità sia per noi che per loro”
I cittadini fanno presente come i fatti si trascinino da diverso tempo: “Si ripetono - racconta Giuseppe Genco, uno dei promotori della petizione – scene già viste sia nei controviali di corso Cosenza che ai giardini Ferruccio Novo nel 2019 e nel 2020. Nonostante gli interventi della sindaca Appendino e del prefetto Palomba, il problema si è solo spostato: diversi camper, infatti, si sono sistemati in corso Salvemini, mentre al civico 25 un alloggio è stato occupato abusivamente. Da allora, le risposte dell'amministrazione sono state evasive anche a fronte dell'invio di diverse lettere e foto testimonianti il degrado vissuto nell'area. Con questa petizione chiediamo dignità sia per noi che per la comunità rom”.
A rincarare la dose è un altro firmatario, Giuseppe Calafiore: “La situazione è diventata imbarazzante sia per chi in corso Salvemini ci abita ma anche per chi è di passaggio: non capiamo il motivo per cui il Comune non abbia ancora preso provvedimenti, visto che durante le ore notturne spesso si creano assembramenti anche nelle case occupate”.
La polizia municipale: “Intensificheremo i controlli”
Le istituzioni, dal canto loro, fanno sapere che la situazione è sotto controllo ma promettono azioni più intense. È il caso, ad esempio, della polizia municipale: “Abbiamo già sanzionato - annuncia il vice comandante vicario Alessandro Parigini – diversi soggetti per accumulo di materiale ma incentiveremo i controlli anche sull'abbandono dei rifiuti, prevedendo ulteriori passaggi serali. Durante l'ultimo Tavolo per la Sicurezza in Prefettura, inoltre, il comandante Bezzon ha segnalato le iniziative sulle occupazioni abusive in corso Salvemini come prioritarie”.
Per la parte di competenza dei servizi sociali comunali, a rispondere è il dirigente del settore adulti in difficoltà Maurizio Pia: “Gli insediamenti in questione - precisa – non riguardano gli sgomberati da via Germagnano ma, nella maggior parte dei casi, nuclei familiari residenti nei campi di Roma e che non possiamo prendere in carico, eccezion fatta per alcuni interventi realizzati su bambini e ragazzi su disposizione del Tribunale per i Minorenni; il problema non è di facile soluzione ma il Tavolo prefettizio sta facendo il possibile”.
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